mercoledì 04 dicembre 2024


27/04/2011 10:58:44 - Sava - Attualità

«Ci sono gli autovelox, ma non c’è la cartellonistica che indichi i limiti di velocità»

 
«Sono state installate le centraline per il controllo elettronico della velocità, ma manca la segnaletica che indichi agli automobilisti qual è il limite di velocità consentito in quei tratti».
L’anomalia è stata rilevata dall’ambientalista Mimmo Carrieri, che ha deciso di rivolgersi alla Procura. Le strade provinciali in questione sono quelle che da Sava conducono a Torricella e Lizzano.
«Da qualche mese, sulle strade provinciali che dai Comuni di Torricella e Lizzano portano verso il Comune di Sava, sul lato sinistro della carreggiata, in salita, si notavano, coperti in parte da strati di plastica, due centraline dall’altezza di circa 50 centimetri ed una “telecamera autovelox” a postazione fissa» è riportato nell’esposto a firma dell’ambientalista Mimmo Carrieri. «Circa 10 giorni fa, agenti della Polizia Provinciale di Taranto erano sul posto a togliere dalla telecamera e dalle centraline gli involucri in plastica e ad apporvi un cartello segnaletico con la scritta “Controllo Elettronico della Velocità”. Sempre sul lato destro della carreggiata, in direzione Sava, sono state apposte due cartellonistiche stradali con la scritta: “Controllo Elettronico della Velocità”. E fin qui tutto bene. Ciò che invece non va per niente bene è il fatto che non vi siano cartelli stradali che indichino quale sia il limite di velocità da rispettare!».
In questo caso crediamo che bisognerebbe prendere in considerazione quanto disposto dal Codice della Strada per tratti di strade Provinciali. Ma questo potrebbe chiaramente generare in confusione molti automobilisti.
«Gli automobilisti che si sono rivolti alla mia associazione, già vessati da tasse derivanti da assicurazione e bollo di circolazione e con costi esorbitanti dei carburanti, sarebbero interessati a conoscere, attraverso un’adeguata segnaletica stradale, a quale limite di velocità gli stessi si devono attenere» prosegue ancora l’esposto di Carrieri. «Non si può costruire un palazzo se non ci sono le fondamenta! La segnaletica con i limiti di velocità da rispettare andava posta ancor prima che venisse installata la telecamera autovelox».
Nella parte finale dell’esposto, inviato anche alla Procura, Carrieri chiede alla Procura della Repubblica “di avviare opportune indagini e, in presenza di eventuali reati, di perseguire i colpevoli.










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