venerdì 19 aprile 2024

23/08/2012 09:53:51 - Manduria - Appuntamenti

Domani sera (venerdì), in largo Campanile, avrà luogo la prima edizione dello “Scorcia Crapi Blues Festival”: in un’unica serata si alterneranno le note intime del cantautore giramondo Gipsy Rufina, la pazzia del garage-blues dell’uomo orchestra Mister Occhio e il blues marcio di “Black River Bluesman” suonato con la Cigar Box

 
Il primo artista è il laziale (di Rieti) Gipsy Rufina. Dopo una carriera musicale dedicata fin da adolescente al rumore, alla velocità e alla più classica delle ribellioni sonore quale il punk-hardcore di fine anni ‘80 e ‘90, Emiliano, con lo pseudonimo di Gipsy Rufina, pur mantenendo sempre in giusta dose quel retaggio punk nello spirito, si apre inevitabilmente nel 2002 a sonorità acustiche in definitiva più mature e meno aggressive ed esplorando il mondo circostante non solo attraverso viaggi e tour in solitaria, ma anche mediante melodie, arrangiamenti e composizioni dal sapore folk tradizionale che rimandano, senza per questo mai cadere nel “déjà entendu”, ai grandi classici del cantautorato in puro spirito “Troubadour” come Woody Gutrie, N. Young ma anche G. G. Allin dei primi tempi per citarne alcuni.
Mister Occhio giunge invece da Pinerolo. Uomo che … se la suona e se la canta in solitudine, è una vecchia conoscenza, avendo già militato nei “Fichissimi”, nei “Cfc” e nei “La Maschera di Ferro”, ovvero tre grossi gruppi della stranota scena hardcore piemontese degli anni Novanta. Mister Occhio è ora diventato solista nel senso più vero della parola: ovvero suona e canta solo lui, one man band. Tiene fede alle sue radici punk, e suona un blues rock and roll, sudicio, un delta blues quanto mai agitato. Di fondo l’attitudine punk e il blues hanno in comune molte cose, e la musica di Mr. Occhio le porta a galla. I pezzi sono tutti veloci e suonati con rabbia, si spazia in diversi contesti, dal blues tradizionale, a pezzi propri, o a cover come “Guarda che luna” di
Buscaglione, o “Super market” di Battsti.
Infine Black River Bluesman, che arriva dalla Finlandia. Black River Bluesman ha letteralmente suonato in tutto il mondo: dal Brasile al Nepal, dalla Thailandia alla Russia,dagli Stati Uniti alla vecchia Europa.
Tra le sue influenze, Black River Bluesman cita Mississippi Fred McDowell, RL Burnside, John Lee Hooker, Hound Dog Taylor e Tom Waits. Jukka non suona una chitarra, ma suona la Cigar Box, ovvero una scatola di sigari vuota con un manico di scopa e dei fili di ferro che, assemblati insieme, sono in grado di scatenare il più puro ed elettrizzante dei “power blues”. Insomma, Black River Bluesman suona il blues come gli schiavi neri del profondo sud degli Stati Uniti, mescolando il tutto con la spinta e l'energia dei Black Sabbath, il whisky di Tom Waits e la sporcizia del Punk.








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