sabato 27 luglio 2024

29/06/2013 10:00:52 - Provincia di Taranto - Cultura

L’incontro culturale in programma al TaTA’ di via Grazia Deledda

 
Taranto, taranta, tarantismo di Antonio Basile (Nuoveproposte Brizio, 2000)
[…] Costoro, nel momento dell'accesso delirante della malattia, scrive Giovan Giovine, si chiamano comunemente tarantolati, per cui "taluno ne usa come di un soprannome chiamando i tarantini tarantati, volendo tacciare di leggerezza i cittadini di questa città". E tiene a precisare che é "la tarantola a trarre il suo nome dalla città di Taranto e non viceversa" […]
Sulla provenienza del termine “tarantismo” esistono varie ipotesi: una di queste spiega tale termine riconducendo l’origine del fenomeno a Taranto o almeno nei dintorni di tale città, avendo osservato lì per la prima volta una forma di tarantismo. Invece, nell’opera del medico cinquecentesco Pietro Andrea Mattioli di Venezia sono riconoscibili i termini tarantola, attarantati e tarantismo e Leonardo Da Vinci nomina nel suo “Bestiario” le tarante di Taranto. Nell'ambizioso progetto di approfondire le problematiche relative alle radici storiche del tarantismo, Antonio Basile, tarantino "doc", ha dato avvio con la sua pubblicazione nel 2000 ad un interessante processo di "riappropriazione".
[…] Secondo la tradizione popolare, alcuni animali hanno il potere di attaccare il malocchio o di esercitare la fascinazione anche sugli uomini, tra queste il basilisco, i serpenti, i cani rabbiosi, i pipistrelli, le tarantole e gli scorpioni... Proprio lo scorpione che regge la corona angioina, sino al Medioevo, è stato il simbolo della città di Taranto
ingresso libero
info 099.4707948 – 366.3473430
 
l’autore Antonio Basile
Tarantino, insegna antropologia culturale all’Accademia delle Belle Arti di Lecce. Tra le sue molteplici pubblicazioni, si segnalano “Arte e pietà popolare” (1981), “Fenomenologia della musica jazz” (1993), “Taranto, taranta, tarantismo” (2000), “Edicole religiose di Taranto vecchia” (2001).
Inoltre, con altri autori, ha pubblicato “Tipologie musicali del Novecento” (1980), “Radici di Taranto” (1990), “La Taranta da Taranto e dintorni” (2002), “Il resto del tarantismo” (2004).
 
il luogo TaTÀ (Taranto auditorium TAmburi)
Dopo 30 anni di attività “senza fissa dimora”, il Crest dispone di 1000 metri quadrati di “teatro da abitare”, il TaTÀ, nel quartiere popolare ed operaio per eccellenza della città, il rione Tamburi appunto, il più contiguo alle svettanti ciminiere Ilva. Un teatro da 300 posti che mira a diventare polo di attrazione di artisti italiani e stranieri, diventando modello di mediazione tra il teatro e le altre forme di comunicazione/creazione quali la scrittura, la pittura, il video, la danza, la musica.
lun 1 luglio 2013_ore 19.30 | TaTÀ, via Grazia Deledda
patio letterario: reading & drink








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