sabato 20 aprile 2024

20/11/2013 07:03:47 - Salento - Politica

E’ accusato di riciclaggio, abuso d’ufficio e ricettazione. Indagate altre tre persone

E' cominciata con la visita degli agenti della Digos nel suo ufficio di Palazzo Nervegna la giornata del sindaco di Brindisi, a cui è stata notificata un'informazione di garanzia con un decreto di sequestro e perquisizione. Mimmo Consales (Pd), giornalista da un anno e mezzo alla guida della città, è accusato di riciclaggio, abuso d’ufficio e ricettazione, in concorso con il capo del suo staff, Cosimo Saracino, con un commercialista di Lecce, Massimo Vergara, e con l’ex direttore dell’agenzia di Brindisi di Equitalia, Giuseppe Puzzovio, indagato anche per concussione.
Quest'ultimo, ora in servizio a Bari, avrebbe sottoposto a pressioni suoi dipendenti per compiere delle irregolarità in vantaggio del primo cittadino. La società di riscossione dei tributi ha fatto sapere in serata che «sono state attivate le procedure per allontanare in via cautelativa» Puzzovio dal servizio e «di avere dato mandato ai propri legali di costituirsi persona offesa nel procedimento penale». Sotto la lente degli investigatori e dei due pm che coordinano l'inchiesta, c'è un debito da 300.000 euro che Consales avrebbe maturato con Equitalia prima di diventare sindaco operando con una società di cui era rappresentante legale. Dopo l'elezione, avrebbe concordato una rateizzazione del debito ma, secondo l'accusa, lo avrebbe fatto approfittando del suo ruolo istituzionale.
La quota pagata sinora sarebbe di 20.000 euro divisa in rate mensili e saldata in contanti violando le norme antiriciclaggio che impongono una completa tracciabilità del denaro. Sulla restante parte ancora non pagata si concentra ora l'attenzione degli inquirenti. L'approfondimento investigativo sull'importo dovuto a Equitalia è stato disposto nell'ambito di un'altra inchiesta sulla società di comunicazione News Sas, della quale il sindaco possedeva quote fino poco prima di entrare in politica.
I pm stavano accertando eventuali irregolarità nell'affidamento dal parte del Consiglio del servizio di comunicazione istituzionale e di rassegna stampa proprio alla sua società. Accertamenti sono in corso anche sul cartellone degli eventi estivi e natalizi del 2012. Per queste inchieste Consales è già indagato per abuso d'ufficio. Durante le perquisizioni nel Comune la Digos ha prelevato pc, tablet, e documenti. Altre perquisizioni sono state eseguite anche a Lecce e Bari in relazione alle attività degli altri indagati. Consales, parlando stamani con i giornalisti, si è detto tranquillo: «Ho fiducia nel lavoro della magistratura, collaboro con gli inquirenti».
Ma l'opposizione ha subito attaccato: «Si dimetta il sindaco - ha tuonato Mauro D'Attis (Pdl) - oppure dimettiamoci tutti».








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