lunedì 06 maggio 2024

01/01/2010 11:30:35 - Manduria - Speciale

Grazie ragazzi!

Se la Chiesa celebra oggi, 1 gennaio, la Maternità Santissima di Maria in coincidenza  dell’inizio del nuovo anno, la Patria ricorda i suoi militari impegnati all’estero nelle missioni di pace. La guerra non conosce tregua nemmeno in un giorno di festa come questo, tradizionalmente dedicato alla famiglia, carico di aspettative per tutti, in cui il moltiplicarsi delle previsioni astrologiche che danno per favorito un segno rispetto ad una smentendosi a vicenda, si confondono con i desideri reali ed autenticamente
concreti di ciascuno, caricando l'anno appena iniziato di speranza nel futuro.
Per molti popoli il futuro è nelle mani di questi soldati, chiamati non solo a proteggere le popolazioni civili, ma soprattutto a promuovere la nascita di una cultura di vita  contro quella imperante della morte. Da qui il dispiacere profondo quando in nome e per conto dell’affermazione di questo sano principio aumenta il numero dei Caduti in guerra, che priva il nostro paese di giovani animati da solidi progetti di pace e desiderosi di costruire un mondo migliore.
In Libano, come in Afghanistan, così come in altri territori martoriati dallo scontro per motivi civili e religiosi tra i popoli, i nostri giovani garantiscono quel clima di familiarità, talvolta incompreso ed esposto a sospetti da parte del regime imperante, che dona calore a tanti bambini privati dei genitori o dei fratelli o mutilati dalla guerra, appagando l’assenza dei figli che i militari, lontani come sono per lunghi periodi, sentono in giorni come questo, pagando alla patria lo scotto della privazioni di condividere insieme e alle proprie mogli la gioia di vedere crescere tanti bambini che si
devono accontentare di qualche breve collegamento via mail, webcam  o col cellulare, sempre che le condizioni atmosferiche lo consentano.
Noi di Manduria Oggi, in linea con il resto degli altri mass media, che hanno riservato ai vari contingenti varie opportunità di collegamento con i familiari nei vari TG, vogliamo rivolgere a questi giovani eroi il nostro più sentito ringraziamento per il loro quotidiano impegno, orgoglio e vanto del nostro paese, sempre in prima linea  quando si tratta di affrontare le missioni di pace. Ed insieme ai loro genitori, giustamente preoccupati della loro sorte, commossi sino alle lacrime quando il poterli vedere fisicamente certifica più di altro, una volta eliminato il cellulare, ultima frontiera dello scetticismo, le ottimali condizioni di salute, non possiamo far giungere loro il nostro più sincero augurio di buon anno esteso ad ogni miliare all’estero, ciascuno singolarmente preso. Ed alle donne soldato, a cui da qualche anno è stato concessa l’opportunità di poter seguire alcune carriere tipicamente maschili, il plauso della nostra redazione affinché la loro presenza contribuisca a radicare ulteriormente i germi di una pace di cui ardentemente sentiamo la necessità.
Pensando di interpretare il pensiero di tanti familiari e finanche di nostri lettori speranzosi in un loro rapido ritorno in patria, ci rivolgiamo alle istituzioni internazionali tutte, perché sappiano supportare la azioni di questi militari per garantire il giusto diritto ad un futuro oltre alla tutela fisica.
Grazie ragazzi, buon anno ancora ed in gamba!

Mimmo Palummieri 








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