giovedì 25 aprile 2024

07/09/2018 08:55:49 - Provincia di Taranto - Cultura

Un gruppo di intellettuali ha firmato un appello al sindaco e all’Amministrazione per dare un riconoscimento allo studioso tarantino scomparso lo scorso novembre a 40 anni

 

“Facciamo appello al sindaco e a tutta l'amministrazione, ai consiglieri comunali e alla società civile perché si dia il riconoscimento che merita. Un riconoscimento adeguato e ben visibile ai tarantini e ai visitatori, accanto ai grandi nomi del nostro passato”.

Taranto si muove per dedicare una strada o una piazza a uno dei suoi figli migliori: Alessandro Leogrande.

E lo fa attraverso un invito aperto rivolto a Palazzo di Città a firma di dieci personalità, tarantine, impegnate nella cultura e nel sociale, e legate alla vita e alla professione dello scrittore, giornalista e intellettuale, autore di libri come Uomini e caporali, Fumo sulla città, La Frontiera, morto improvvisamente a 40 anni lo scorso novembre.

L'appello porta, tra gli altri, i nomi degli autori Giancarlo De Cataldo e Mario Desiati, degli storici Roberto Nistri e Salvatore Romeo, dei librai e responsabili del Presidio del libro di Taranto, Giulia Galli e Tonino De Giorgi, della docente Loredana Flore, della storica dell'arte Stefania Castellana e di quella del critico Christian Caliandro.

Proprio quest’ultimo era intervenuto sulle pagine di Repubblica Bari per scuotere Taranto e la sua società civile, affinché non si disperdesse l'enorme patrimonio umano e culturale lasciato da Leogrande. Con la lettura dei suoi libri e con la dedica di una via pubblica, come farà il 7 settembre Tirana, legata a Il Naufragio, libero che racconta la tragedia dell'affondamento della Kater I Rades, nave carica di migranti albanesi, avvenuto nel '97 davanti alle coste pugliesi, dopo la collisione con una corvetta della Marina Militare italiana (l'incidente costò la vita a 81 persone). "L'iniziativa è un riconoscimento del forte legame fra quel paese e lo scrittore tarantino, che al travagliato rapporto fra le due sponde dell'Adriatico e al dramma dell'emigrazione ha dedicato pagine insuperabili" riporta il testo rivolto all'amministrazione di Taranto. Appello che seguiva quello dello scrittore Cristò Chiapparino, fatto sempre attraverso le pagine di Repubblica, per dedicare a Leogrande piazza Diaz, a Bari.

"È doveroso che anche Taranto assuma un'iniziativa analoga. Leogrande è una delle personalità più importanti che la nostra città abbia espresso - prosegue il documento diffuso in queste ore - nella sua storia. Uomo di cultura fra i più apprezzati della sua generazione e degli ultimi due decenni, egli è stato fra i pochissimi intellettuali di rilievo nazionale a raccontare Taranto con costanza e dedizione, come testimonia la raccolta di scritti Dalle macerie. Cronache sul fronte meridionale, edita di recente. Il contributo di Alessandro Leogrande alla comprensione dei fenomeni che hanno attraversato la nostra città nel corso degli ultimi vent'anni è fondamentale; le sue visioni rappresentano un punto di riferimento per chi voglia progettare il futuro della nostra comunità. Leogrande sarà ricordato dalle generazioni a venire - è sottolineato nell'appello -, e Taranto deve mostrarsi orgogliosa di questo suo figlio e capace di tramandarne l'eredità".

(Fonte: rete)









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