martedì 15 ottobre 2024


28/11/2019 08:34:18 - Manduria - Cultura

Su iniziativa di Archeoclub Manduria, domani sera si terrà un convegno sul tema “Da Manduria a Langres. Ricerca storica e conservazione archivistica e documentaria”

 

“Da Manduria a Langres. Ricerca storica e conservazione archivistica e documentaria”.

E’ il tema della relazione che lo studioso di fama internazionale Gerard Delille, profondo conoscitore del “Librone Magno” nonchè estimatore della biblioteca “Marco Gatti” (in cui quel documento unico al mondo è custodito), terrà venerdì, alle 17,30, nella sala consiliare. Un invito non casuale quello che Archeoclub Manduria (che ha promosso l’iniziativa) ha rivolto allo studioso di origini francesi: Delille è infatti autore e primo firmatario dell’appello rivolto, nella scorsa primavera, alle autorità per impedire la chiusura della biblioteca manduriana, rischio sempre più concreto dopo l’avvenuto pensionamento dei due validi funzionari che ne hanno retto sino a qualche mese fa le sorti (ovvero la dott.ssa Carmelina Greco e il dott. Gregorio Dinoi). Si attende la nomina di un direttore preparato a guidare una biblioteca composta da circa 40.000 volumi, 165 cinquecentine, 9 incunaboli e numerosi manoscritti editi ed inediti.

Archeoclub in primis e altre associazioni culturali del posto hanno offerto, tempo fa, la disponibilità a collaborare, ma sinora nessuna decisione è stata assunta a tal proposito.

«La nostra biblioteca, che è, è bene ricordarlo, una biblioteca storica, punto di riferimento per studiosi, non solo italiani, merita molta attenzione» fu rimarcato in una recente nota di Archeoclub. «E’ un bene culturale che deve essere tutelato ed affidato a persona competente».

Preoccupazioni che, successivamente, furono riprese anche dallo storico Gerard Delille, cittadino onorario di Manduria e già direttore di ricerca al Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi e direttore di studi a l’École des Hautes Études di Parigi.

«La biblioteca “Marco Gatti” è una prestigiosa istituzione che, oltre ad avere raccolto e preservato importanti collezioni di opere letterarie, umanistiche e scientifiche, custodisce ricchi fondi di libri antichi e rari (incunaboli, cinquecentine) e di manoscritti di varie origini, alcuni unici e preziosi nonché rilevanti dal punto di vista scientifico, come il Libro Magno delle Famiglie» ricorda il prof. Delille. «È importante, da un punto di vista civile e culturale, che questa risorsa la cui eredità va preservata, incrementata e modernizzata guardando al futuro, resti a disposizione di tutta la comunità»











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