venerdì 26 aprile 2024

29/11/2019 12:52:35 - Manduria - Cultura

«Per la sua vastità e peculiarità, il patrimonio della biblioteca “Marco Gatti” è unico, di assoluto valore, apprezzato su scala internazionale: va salvaguardato e valorizzato, a beneficio degli studiosi, degli studenti e di tutti i cittadini mossi da curiosità e interesse verso la letteratura e la conoscenza»

Alla vigilia dell’incontro con lo studioso Gerard Delille (in programma questa sera), anche Claudio Fabrizio, sino al 2015 responsabile della biblioteca Acclavio di Taranto, si associa all’appello per salvare la biblioteca di Manduria.

«Sono stato promotore e responsabile del polo Bibljorete del Servizio Bibliotecario Nazionale, che ha raccolto 29 biblioteche della provincia di Taranto e che contiene, pertanto, anche le schede catalografiche dei libri della biblioteca “Marco Gatti”» ricorda Claudio Fabrizio. «Inoltre sul sito web del Mibac, Internet Culturale, sono disponibili da alcuni anni, grazie alla segnalazione saggia e lungimirante dei bibliotecari Carmela Greco e Gregorio Di Noi, le copie digitalizzate degli importanti manoscritti della Gattiana: il Librone Magno, lo Status Animarum e l’Atlante Sallentino. È possibile quindi “sfogliare” comodamente questi preziosi documenti da qualunque postazione telematica accedendo al sito internetculturale.it, selezionare biblioteca digitale e digitare “manoscritti manduria”.

Tante e diverse sono le funzioni che può svolgere una grande biblioteca come quella di Manduria. Ne è prova, ad esempio, il recente ricorso al reperimento, all’interno delle sue collezioni, del materiale divulgativo utilizzato nell’allestimento della mostra storica sul cinema Candeloro.

È sicuramente urgente, come propone l’Archeoclub Manduria, dotare la biblioteca “Marco Gatti” di una “figura di vertice”, con specifica preparazione biblioteconomia, che, per le moderne biblioteche, significa avere competenze, oltre che nelle tecniche catalografiche, in informatica, in inglese, nelle lingue classiche» prosegue l’ex direttore della biblioteca “Acclavio” di Taranto. «Di una figura che possa fungere altresì da punto di riferimento autorevole e di coordinamento con le altre prestigiose biblioteche che insistono sul territorio manduriano: la biblioteca annessa al Museo del Primitivo, la biblioteca Apulia, fondata da Eugenio Selvaggi nel 1909; un direttore che possa anche assicurare una funzione di guida e formazione per i suoi collaboratori, da cui pure dovrà essere affiancato. Si tratta di requisiti posseduti da tanti giovani (e meno giovani) presenti anche nel nostro territorio.

Chiudo con l’auspicio che la visita dell’esimio prof. Gerard Delille, a cui rivolgo un deferente saluto, possa contribuire al salvataggio della biblioteca “Marco Gatti”, a beneficio di tutta la comunità, non solo manduriana».









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