giovedì 16 maggio 2024

25/03/2010 14:15:22 - Provincia di Taranto - Cultura

Ritratto di una delle più grandi artiste italiane di tutti i tempi

 
Chissà cosa starà pensando la Mina nazionale, oh pardon ! internazionale, del fatto che i suoi 70 anni vadano sbandierati senza pudore in lungo ed in largo in barba a qualsiasi disposizione del Galateo che vieta che venga rimarcata l’età di una signora, specie quando ha deciso di non vivere d'immagine, ma del solo suo talento? 
Sono passati ben 32 anni da quando questa  cantante, grande grande grande, sottraendosi a qualsiasi logica di speculazione commerciale limitata allo sfruttamento della forma più che della sostanza, è scomparsa dalle scene lasciando di sé l’unica cosa che conta: una voce ineguagliabile capace di cantare tutta la scala delle note, consentendole di andare su, ma proprio su mantenendo inalterato un successo che dura da una vita, anzi cavalcandolo con immutato entusiasmo, adattato alle mode che cambiano, ma sempre fedele a sé stesso, indice di un eclettismo e di un trasformismo
musicale senza precedenti condensato in una discografia immensa condivisa da milioni di fans in tutto il mondo.
Ed è mito! Ha lasciato la parte migliore di sé questa artista che forse non sa di essere Mina, ignorando la portata della sua grandezza e del suo talento, l’incisività della sua voce, la perspicacia di un’intelligenza che ha saputo  interpretare i tempi che venivano, in cui si consuma in un lampo ciò che si confeziona in un nano secondo.
Ed è talento! Quello vero, unico, inimitabile, riflesso di una personalità di donna dai mille volti, umile quando si tratta di condividerlo con gli altri, forte e senza cedimenti quando si tratta di chiamare con il proprio nome cose che un nome non c’è l’hanno.
Ed è storia e cultura! Quella del nostro Paese, cresciuto insieme a lei, interpretato, raccontato, esportato, saccheggiato in tutte le tinte e le coloriture dei sentimenti di intere generazioni, che dietro al suo “Se telefonando” ritagliano uno spazio eterno, sospeso nel tempo di stati d’animo non espressi, non detti, racchiusi in un filo che avvicina e allontana, e che nel silenzio fa esplodere Mina.
Ci guarda da Lugano Mina, forse infastidita da tanto clamore, che stende le braccia della sua musica al mondo intero, sommersa dagli attestati di stima di grandi, dei più grandi, e dai modesti pensieri del piccolo omino di vattela a pesca che le dice: “Buon Compleanno Mina”.
E buon compleanno glielo diciamo anche noi di Manduria Oggi, interpreti dei
sentimenti dell’uomo di strada, piccola redazione di uno sperduto paese forse
sconosciuto alla grande Mina, parabola di un mondo genuino, un po' fatto in casa nel modo di intendere la comunicazione da bricolage che nella notizia normale, ritrova la notizia per eccellenza.
E se telefonando io potessi dire a Mina ! ........ grazie!

Mimmo Palummieri








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