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09/11/2021 08:50:14 - Manduria - Cultura

Vecchini e Chiacchio indagano, attraverso due linguaggi complementari, il susseguirsi di stati d’animo spesso contrastanti che sgorgano dalle infinite possibilità di guardarsi dentro e intorno, calcolando il risultato dell’operazione in termini di sorpresa, dolore, noia, stupore, scoperta, odio, ammirazione

 “Acerbo sarai tu” scritto da Silvia Vecchini e illustrato Francesco Chiacchio, pubblicato da Topipittori nel 2019

“Un'etichetta

una parola un verbo

ma per cortesia

non acerbo

acerbo sarai tu

talmente aspro

immangiabile da non volerne più

e poi chi ha detto che devo

piacere a te?

Io di certo no

a me va bene

il sapore che ho.” (p. 8)

Potenti ed efficaci come un manifesto programmatico, questi versi aprono la raccolta poetica di Silvia Vecchini che dà voce ai tumulti dell’animo adolescente e arricchisce la collana di Topipittori dal titolo, non casuale,“Parola magica”.

Visioni oniriche, colori pastello alternati a tinte più accese, figure fluttuanti a tutta pagina, volti stilizzati e corpi dipinti germogliano dall’abile mano di Francesco Chiacchio e rendono concreti i pensieri che popolano la mente dei ragazzi di oggi, gli stessi dei ragazzi di ieri, oggi adulti, che con tutta probabilità hanno dimenticato quel rincorrersi di immagini e parole che attraversa la vita di noi tutti in quella delicata e al tempo stesso spietata fase dell’esistenza umana chiamata adolescenza.

“Non guardare indietro,

sono io, non tu. Non misurarmi

con il tuo metro.” (p. 15)

Vecchini e Chiacchio indagano, attraverso due linguaggi complementari, il susseguirsi di stati d’animo spesso contrastanti che sgorgano dalle infinite possibilità di guardarsi dentro e intorno, calcolando il risultato dell’operazione in termini di sorpresa, dolore, noia, stupore, scoperta, odio, ammirazione.

I ventotto componimenti che costituiscono la raccolta esprimono pienamente la condizione di chi si paragona a “un gioco impossibile da giocare” (p. 72), di chi vorrebbe un “interruttore” per spegnere il cuore e i pensieri ingombranti e rumorosi che lo agitano (p. 74), di chi si sente “nevicare anche dentro” (p. 76), di chi ricorda, più o meno con nostalgia, le biciclettate col papà (p. 42), le passeggiate con la mamma e le “scemenze da adulti” (p. 44) che annullano la genuinità sulla quale dovrebbero costruirsi i rapporti fra le persone.

La cura con cui è stato progettato il prezioso volumetto è evidente persino nel carattere tipografico scelto da Anna Martinucci di Topipittori: semplice, lineare, senza fronzoli, schietto come schietti sono i giovani che abitano il mondo, anime in divenire, cantieri aperti per lavori in corso.

La raccolta poetica “Acerbo sarai tu” è disponibile presso la biblioteca “Marco Gatti” di Manduria.

 

Archeoclub Manduria

 









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