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16/11/2021 08:21:13 - Manduria - Cultura

E’ un libro scritto da Luciana Cimino e illustrasto da Sergio Algozzino, pubblicato da Tunuè nel 2019

Ad arricchire la sezione della “Gattiana” dedicata alle graphic novel, delle quali abbiamo già recensito “Anna dai capelli rossi”, “Il giro del mondo in 80 giorni” e "Persepolis", editi rispettivamente da Il Castoro, Tunué e Rizzoli Lizard, troviamo l’opera sceneggiata dalla giornalista Luciana Cimino e illustrata da Sergio Algozzino che prende il titolo dallo pseudonimo dalla sua protagonista, Nellie Bly, al secolo Elisabeth Jane Cochran.

Il fumetto inaugura la collana “Ariel” di Tunué, diretta da Simona Binni, nata con l’intento di costituire «un luogo di incontro nel quale le autrici e gli autori possano raccontare i temi cari alle donne, nel tentativo di creare uno spazio dove mettere in comune un sentire declinato al femminile».

La prefazione scritta dal giornalista del “The Independent” David Randall impreziosisce il volume e anticipa i contenuti della graphic novel attraverso un ritratto completo della «giornalista versatile e piena di risorse nata centocinquanta anni fa» della quale ha parlato anche nel suo libro “Tredici giornalisti quasi perfetti” pubblicato nel 2007 da Laterza.

Nata in Pennsylvania nel 1864, Nellie Bly è la prima giornalista d’inchiesta della Storia e si fa apprezzare per la sua determinazione e il desiderio di far riconoscere, da parte della società maschilista americana di fine Ottocento, un ruolo nuovo alle donne, fuori dalle mura domestiche, occupando posizioni da sempre riservate agli uomini.

La narrazione procede attraverso salti temporali che trascinano il lettore avanti e indietro dal 1887 al 1999 al 1921, attraverso il dialogo e il confronto fra l’ormai anziana Bly e la giovane e promettente Miriam, studentessa di giornalismo presso la Columbia University, desiderosa di carpire i segreti del suo modello di riferimento e di ascoltare il racconto delle più celebri imprese sotto copertura (e non) che hanno reso indimenticabile il suo nome.

Dall’inchiesta sul manicomio femminile di Manhattan, nel quale Nellie si fece internare per dieci giorni fingendosi pazza, pubblicata sul “New York World” di Joseph Pulitzer, all’intervista, nel 1884, alla prima donna candidata alla Casa Bianca, Belva Ann Lockwood, alle cronache di guerra dal fronte austriaco in qualità di inviata durante il primo conflitto mondiale, fino alla realizzazione, in soli 72 giorni, in solitaria e con pochi effetti personali contenuti in un unico bagaglio, del letterario giro del mondo di Phileas Fogg narrato da Jules Verne.

L’abilità di Sergio Algozzino è evidente nell’illustrazione delle tavole completamente in digitale, con risultati molto realistici sia relativamente ai ritratti dei personaggi che agli ambienti in cui si muovono, con grande attenzione per i dettagli e con un uso del colore che ben rievoca le atmosfere di fine Ottocento e inizi Novecento, epoca delle prime battaglie in favore dell’emancipazione femminile combattute da Nellie Bly e da migliaia di altre “Miriam” che a lei si sono ispirate.

Per approfondire, consigliamo la rassegna stampa riportata sul sito della casa editrice al seguente link, insieme all’anteprima del fumetto dalla quale sono tratte le immagini che completano questa recensione: https://www.tunue.com/product/nellie-bly-luciana-cimino-e-sergio-algozzino/.

Nellie Bly e la giovane Miriam vi aspettano presso la Biblioteca civica “Marco Gatti” di Manduria.

 

Archeoclub Manduria

 











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