venerdì 19 aprile 2024

12/03/2022 10:09:04 - Manduria - Attualità

Originario di Taranto, Chiloiro si trasferì poi a Manduria

Peso Piuma e Superpiuma, nacque a Taranto il 26 dicembre del 1939. Si avvicina al pugilato a circa 17 anni frequentando l’Accademia Pugilistica “Francesco Galasso”, che aveva una piccola sala nel borgo antico di Taranto. In quella esperienza conobbe Vincenzo Quero, già affermato pugile, che in futuro un importante e determinante ruolo nella carriera professionista di Domenico.

Da dilettante, il giovane Chiloiro salirà  41 volte sul quadrato, con un bilancio di 27 vittorie, 9 sconfitte e 5 pari. Nel 1962 conquista a Bruxelles la medaglia d’argento nel torneo internazionale militare nei pesi Mosca. Il torneo era considerato di quasi eguale importanza del mondiale. Vi prendevano parte infatti squadre militari da tutto il mondo. Il suo successo più importante fu la medaglia di bronzo al torneo preolimpico di Tokyo, nel 1963, nella categoria dei pesi piuma.

Successivamente, a causa di problemi che ostacolavano il suo passaggio al professionismo, Domenico decise, consigliato da alcuni amici, di trasferirsi in Australia e nel giugno del 1964 debutta da professionista con licenza australiana sul ring di Melbourne opposto ad un pugile di origine pugliese di 30 anni, un veterano dei ring australiani con 34 match disputati 21 vittorie 10 sconfitte 3 pareggi. Chiloiro guadagna al suo debutto una vittoria ai punti in 10 riprese.

In quell’anno disputerà 6 match tutti a Melbourne, pareggiandone uno e riportando 5 vittorie (uno per ko alla 4ª ripresa).

Nel mese di marzo dell’anno successivo, dopo due vittorie ai punti in 12 riprese, affronta il campione nazionale australiano, alla sua quinta difesa del titolo nazionale. Era un giovane 19enne con al suo attivo 24 match, dei quali 21 vinti (9 per ko), una sconfitta e un pari, a fronte dei soli otto match del 25enne tarantino, ancora imbattuto. In questa occasione Domenico subirà la sua prima dignitosa sconfitta ai punti in15 riprese.

Subito dopo la sconfitta, affronta nuovamente il campione austaliano e conclude il match in parità. Chiloiro conclude l’anno con 3 vittorie, a spese, due volte, di un pugile filippino e del campione del nord America, l’Hawaiano Ray Perez.

Combatte ancora nella terra dei canguri altri 13 match, affrontando in altre due occasioni (con un pari e una sconfitta ai punti) il campione nazionale, il franco-australiano Johnny Famechon, che in seguito, nel 1968, diverrà campione mondiale WBC.

In quella fase della carriera Domenico Chiloiro combatterà anche quattro volte in Italia. Nel 1966 affrontò Giovanni Girgenti, dal quale verrà sconfitto nelle due occasioni ai punti in 8 riprese, a Bologna e Milano. Poi pareggiò a Torino nel match con Tommaso Galli. Infine vinse ai punti a Roma il match con Enrico Gismondi.

Chiloiro rientra definitivamente in patria nel 1968. Dopo alcuni match con alterni risultati, nel 1970 affronta  nuovamente a Marsala Giovanni Girgenti con in palio il titolo italiano. Girgenti riporterà la sua terza vittoria ai punti sul tarantino e manterrà il titolo Italiano.

Alla fine del 1970, con l’amico maestro Vincenzo Quero, Chiloiro fonderà la società Pugilistica Quero Chiloiro nella sua Taranto. La carriera di Domenico continua con alterni risultati ed accettando match in Europa e in Brasile. Poi, ad agosto del 1972, arriva la chance europea, il traguardo per il quale da molto tempo con il (socio) e maestro Vincenzo Quero si stavano preparando. Sul ring di Lignano Sabbiadoro però non li attende un compito semplice: il titolo era nelle mani del connazionale Tommaso Galli, che era giunto alla sua quinta difesa.

Ma Chiloiro è fortemente motivato e ben preparato e conquista il titolo europeo, sconfiggendo il forte avversario ai punti in quindici riprese. Indosserà quella cintura per solo due mesi. Alla prima difesa fu sconfitto dal tedesco Lothar Abend che, ad Amburgo, gliela sottrasse ai punti.

 Durante la sua durissima carriera, Chiloiro ha combattuto in buona parte del mondo con avversari di altissimo livello e sempre a nella loro casa. Oltre che con Famechon, ha incrociato i guantoni con lo scozzese Walter Mc Gowan, già campione del mondo dei pesi Mosca. In Spagna ha affrontato l’ex campione del mondo Josè Legra Utria e in Brasile Eder Jofrè, già dominatore della categoria. Fra i suoi avversari molti avevano conquistato in passato (o conquisteranno in seguito) la cintura europea. Si ricordano, oltre a Girgenti, Galli e Abend, anche il norvegese Erik Paulsen e il napoletano Elio Cotena, tutti affrontati fuori casa o su quadrati di casa loro.

Nel 1974 il guerriero tarantino, poi trapiantato a Manduria, combatterà le sue due ultime battaglie, concludendo la sua durissima carriera con due vittorie. Chiloiro assisterà in seguito nella preparazione l’amico e socio, che nel 1975 conquisterà a Taranto il titolo italiano strappandolo a Rosario Sanna.

Chiloiro continuerà nel corso degli anni a rimanere nel mondo che tanto amava e, con il grande Vincenzo Quero, ha preparato e scoperto nuovi talenti, nonchè forgiando i giovani dilettanti Tarantini.

Chiloiro ha disputato in 10 anni di carriera professionistica 59 match, vincendone 31 (6 entro il limite), perdendone 22 (5 entro il limite), pareggiandone 6. 

Domenico Chiloiro scompare il 21 aprile 2016, nella sua Manduria, attorniato dai suoi affetti.

Grazie per quello che hai saputo dare a tutto il pugilato italiano.









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