sabato 20 aprile 2024

30/08/2022 09:02:12 - Manduria - Attualità

Mari racconta l’avventura in moto col marito Bruno: la foratura in autostrada, lo sconforto e poi l’arrivo, insperato, dei due poliziotti della Stradale

“Questa storia la voglio raccontare. Il viaggio di ritorno dalle Cascate delle Marmore e dal lago di Piediluco è stato una vera e propria avventura.

Partiti presto dall’Umbria perché in Puglia nel pomeriggio erano previsti temporali sparsi, abbiamo lasciato il lago avvolto da un’atmosfera magica con tanta nostalgia. Viaggiavamo in moto io e mio marito e c’era un sole stupendo che ci ha accompagnati per tutto il viaggio fino all’ingresso del territorio pugliese, dove si intravedevano nuvoloni densi e minacciosi.

All’improvviso avvertiamo un leggero sussulto della moto: prontamente mio marito si ferma nell’area di servizio, per fortuna vicina, e, una volta controllata la moto e verificato che tutto fosse a posto, abbiamo ripreso il viaggio di ritorno.

Il traffico è sostenuto e il cielo sempre più nero quando la nostra moto ha un violento scossone. Solo grazie alla prudenza nella guida e alla prontezza di riflessi di mio marito non perdiamo il controllo. Immediatamente accostatici sulla linea di emergenza, scopriamo che la ruota posteriore è completamente a terra.

Siamo in un punto dell’autostrada molto pericoloso, il traffico era diventato più intenso e, attaccati al guard rail, chiamiamo il soccorso stradale, il quale ci informa che sarebbe arrivato appena possibile e che, essendo domenica, avremmo dovuto lasciare la moto in assistenza e poi decidere se voler pernottare al paese più vicino o prendere un treno per rientrare a casa.

E mentre sconfortati e preoccupati cercavamo di capire cosa fosse meglio fare, ecco arrivare un’auto della Polizia Stradale e venirci incontro due poliziotti.

Immediatamente Stefano, uno dei due poliziotti, a circa 100 metri da noi, con una bandiera arancione cercava di avvertire gli automobilisti del pericolo, mentre Michele ci aiutava a capire come cercare di allontanarci da quel posto così pericoloso.

E così, dopo un primo intervento, siamo riusciti a spostarci in una piazzola di emergenza e a riparare finalmente la ruota con il nostro kit e il loro compressore.

Sono stati fantastici, ci hanno aiutato, assicurato che non ci avrebbero abbandonato, sostenuto, confortato, e accompagnato fino a quando non hanno capito che potevamo andare sicuri…

Ecco, ho voluto raccontare questa storia perché vorrei che Michele e Stefano sapessero che ci hanno fatto sentire tutelati, protetti e al sicuro ed è così che dovremmo sempre sentirci quando abbiamo bisogno di loro.

Grazie Michele, grazie Stefano della Polizia Stradale di Trani: grazie a voi mi sono riappacificata con chi per missione decide di fare questo lavoro”.

 

Mari e Bruno









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