mercoledì 01 maggio 2024

16/11/2022 07:28:22 - Provincia di Taranto - Attualità

«Concordata e firmata una mozione unitaria che impegnava Emiliano a farsi portavoce con il Governo Meloni a far rientrare al lavoro le 145 imprese dell’indotto fermate da ieri in modo ingiustificato e ricattatorio da Mittal»

 

Il gruppo regionale di Fratelli d’Italia (capogruppo Francesco Ventola e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro) spiega in un comunicato che vi prooniamo il motivo per cui pur avendo firmato la mozione non l’ha votata.

 

«Ci voleva l’avvento del Governo Meloni e l’ennesimo affronto fatto da Mittal ai tarantini perché il Consiglio regionale si occupasse dell’ex ILVA.

Oltre a decine di interrogazioni da mesi e mesi, precisamente dal 7 marzo scorso, giaceva non discussa una mozione presentata dal consigliere Renato Perrini, nella quale per altro veniva affrontato anche il problema sanitario, oltre che quello occupazionale.

Ma ieri mattina proprio in uno spirito collaborativo - e per dare più forza al presidente Emiliano che giovedì prossimo rappresenterà al tavolo convocato dal ministro Urso tutta la Puglia – abbiamo concordato e firmato una mozione unitaria che impegnava Emiliano a farsi portavoce con il Governo Meloni a far rientrare al lavoro le 145 imprese dell’indotto fermate da ieri in modo ingiustificato e ricattatorio da Mittal, ma soprattutto a spingere sulla riconversione tecnologica mirata alla chiusura delle fonti inquinanti.

Una riconversione che per la verità Emiliano aveva già ‘trattato’ non solo con l’allora governo amico, presidente Conte e ministro Di Maio, ma con tanto di slide aveva persino presentato a Bruxelles… era il 2018. Quattro anni fa e oggi ci sarebbe piaciuto conoscere dalla voce di Emiliano cosa ne è stato di quell’impegno preso allora dai governo a guida pentastellato?

Ma il presidente era stamattina a Taranto e quindi tutto il Consiglio regionale ha deciso di aspettarlo. Lo ha aspettato anche quando prima di entrare in aula si è fermato con il suo staff a pranzo alla mensa regionale… perché è evidente che se si approva una mozione per IMPEGNARLO rispetto istituzionale, ma anche civile, vuole che la parte che si deve impegnare ascolti, si confronti, faccia sapere qual è la posizione del governo regionale, al di là di quanto contenuto nella mozione scritta dai consiglieri e non dal governo regionale.

Ma Emiliano è stato pochi minuti e se ne è andato, francamente cronometrando è sicuramente stato più a mensa che seduto in aula. Un comportamento irrispettoso dell’intero Consiglio, ancora più irrispettoso perché mentre noi lo attendevamo lui rilasciava una dichiarazione video alla stampa. Perché a Emiliano è evidente che gli interessa sempre e comunque stare sotto i riflettori, piuttosto che venire in aula quanto meno a LAVORARE. E, invece, è ormai l’ETERNO ASSENTE che continua a giocare sulla pelle dei tarantini, giocando sempre tutte le parti in commedia e cambiando versione a seconda dell’interlocutore e soprattutto del Governo».









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