venerdì 19 aprile 2024

11/01/2023 09:44:36 - Provincia di Taranto - Attualità

«Per oltre dieci anni abbiamo assistito a proclami, slogan e demagogia da parte dei governi targati Partito Democratico e M5S»

Riceviamo, e pubblichiamo, una nota a firma di Dario Iaia, deputato e coordinatore provinciale Taranto di Fdi, Vito De Palma, deputato e coordinatore provinciale Taranto di Fi, dr. Luigi Laterza, coordinatore provinciale Taranto della Lega e dr. Pierfilippo Marcoleoni, coordinatore città di Taranto di "Noi con L'Italia".

«Come al solito sulle questioni riguardanti l’ex Ilva si sta consumando l’ennesima battaglia politica sulla pelle dei tarantini e del territorio jonico.

Per oltre dieci anni abbiamo assistito a proclami, slogan e demagogia da parte dei governi targati Partito Democratico e M5S.

Sono stati autori di decine di decreti che hanno interessato lo stabilimento siderurgico di Taranto. Hanno introdotto e revocato lo scudo penale. Hanno investito risorse a fondo perduto nello stabilimento. Promesso, a settimane alterne, la chiusura dell’azienda o la riconversione in senso ambientale, accordi di programma o rottura con i Mittal dopo averli abbracciati in fabbrica.

Ricordate la frase di Emiliano: “Oggi mi sento a casa” ?

In questi ultimi giorni, il teatrino sta proseguendo con il duo Melucci ed Emiliano che si ergono al ruolo di assoluti rappresentanti del territorio e degli enti locali al fine di schierarsi contro il Governo Meloni sul tema del decreto Ilva. Lo fanno assieme ad una parte del mondo sindacale, che svolge il proprio mestiere e rappresenta, questo sì, i propri iscritti. Mondo sindacale con il quale non condividono una piattaforma di rivendicazioni comune. Basti pensare alla tematica dello spegnimento degli altiforni che vede Melucci sulla linea dello spegnimento, senza proporre una reale alternativa ed i sindacati contrari.

Noi riteniamo che chi ricopre un ruolo istituzionale non rappresenti solo sé stesso o la propria parte politica e dovrebbe essere disponibile al dialogo ed al confronto, prima di assumere pozioni che appaiono preconcette e frutto di un mero calcolo politico.  Purtroppo, però, né il presidente della regione Puglia Michele Emiliano e né il sindaco di Taranto e presidente della provincia, Rinaldo Melucci si sforzano minimamente di svolgere questo ruolo e pretendono di assurgere al ruolo di unici rappresentanti di un territorio.

In realtà, è evidente a tutti che loro si muovono e rappresentano solo e soltanto il centro sinistra ed i loro obiettivi sono solo politici. Questo è di tutta evidenza nel momento in cui si prende atto che si sono associati alla protesta di alcuni sindacati (FIOM Cgil, Uilm ed USB), prima ancora che fosse pubblicato il decreto legge del governo Meloni su Ilva, basando la loro posizione su un comunicato stampa del Governo.

Serietà istituzionale avrebbe voluto che gli stessi prima leggessero il provvedimento normativo e magari si approcciassero al tavolo convocato dal ministro Urso per il 19 gennaio per rappresentare le proprie eventuali rimostranze, per poi, in un secondo momento, manifestare pubblicamente il loro dissenso. Così non è avvenuto e questo perchè il centro sinistra pugliese e tarantino, per motivi politici e di consenso, aveva bisogno subito di far sentire la propria voce di forte dissenso, dimenticando i dieci anni di fallimenti totali sul tema.

Ora, poiché la misura è ormai colma ed il tema ex Ilva si presenta in tutta la sua complessità e delicatezza con ricadute evidenti su tutto il territorio, è bene chiarire che vi è tutta un’area di amministratori comunali e provinciali, mondo imprenditoriale e del lavoro, sindacale che  non si riconosce affatto nelle posizioni di Melucci ed Emiliano nè ha mai delegato loro la propria rappresentanza. Questo ampio mondo è aperto al dialogo ed al confronto e soprattutto disponibile a trovare insieme soluzioni che garantiscano il diritto alla salute ed al lavoro».









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