giovedì 02 maggio 2024

08/02/2024 17:08:22 - Provincia di Taranto - Attualità

«È ormai sotto gli occhi di tutti lo stato di salute della sanità pugliese e tarantina ormai costretta ad una cura dimagrante senza precedenti: mancano infermieri, oss, amministrativi, fisioterapisti, educatori, personale tecnico, della riabilitazione e della prevenzione»

Le recenti dichiarazioni del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano che, in una lettera inviata alla premier Giorgia Melone e al ministro Urso, ha proposto di saldare i crediti vantati dalle imprese dell’indotto nei confronti di Acciaierie d’Italia con avanzi vincolati così come avvenuto durante la pandemia e la guerra in Ucrania, sui cui è intervenuto anche il segretario nazionale della FIALS, Giuseppe Carbone, intende far sentire la voce del mondo della sanità tarantina, ormai al collasso da mesi, anche il segretario generale della FIALS Taranto, Emiliano Messina.

«Apprendiamo con favore della volontà del Governatore di farsi carico dei crediti vantati dalle aziende dell’indotto nei confronti di Acciaierie d’Italia e chiediamo che il mondo della sanità, ormai al collasso, riceva lo stesso trattamento e quindi le giuste risorse per assunzioni nonché per il potenziamento delle attività di screening per i danni connessi all’emergenza sanitaria da inquinamento ambientale e da cancerogeni – afferma il segretario della generale della FIALS Taranto, Emiliano Messina.

«Chiediamo al governatore Michele Emiliano di investire le stesse risorse per compensare le grandi carenze di personale nella provincia di Taranto che si ripercuotono inevitabilmente sui cittadini, costretti a ricevere una assistenza sanitaria non certo di qualità e sui lavoratori, costretti a turni massacranti e a privazione dei diritti – tuona Emiliano Messina.

«Siamo ancora in attesa che la Regione Puglia individui le risorse di finanziamento di competenza regionale per i fondi contrattuali previsti dal CCNL Comparto sanità, così come siamo ancora in attesa di risorse per garantire a tutti i lavoratori, non solo a quelli di Bari, il servizio mensa nelle aziende sanitarie e il pagamento del premio Covid per i lavoratori ASL e Sanitaservice - riferisce Messina.

«È ormai sotto gli occhi di tutti lo stato di salute della sanità pugliese e tarantina ormai costretta ad una cura dimagrante senza precedenti: mancano infermieri, oss, amministrativi, fisioterapisti, educatori, personale tecnico, della riabilitazione e della prevenzione – tuona Emiliano Messina – e come Taranto ci sentiamo abbandonati dalla Politica regionale la quale non tiene conto delle specificità di Taranto soprattutto legate all’emergenza sanitaria e ambientale – continua nella sua analisi Emiliano Messina.

«Ci auguriamo che con lo stesso vigore e la stessa determinazione mostrata per il saldo dei crediti dell’indotto, il Governatore intervenga sulla Sanità tarantina con un piano straordinario di assunzioni al fine di ridare dignità al nostro territorio ormai fanalino di coda regionale – rimarca Emiliano Messina.

«Se Acciaierie d’Italia inquina, la politica non può girarsi dall’altra parte e non considerare le ricadute sulla salute dei tarantini conclude Emiliano Messinaproponendo immediatamente l’apertura di un tavolo di confronto in Prefettura sull’emergenza Taranto».









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