«Abbiamo ritenuto opportuno, con formale comunicazione, richiedere l’intervento dell’Ottava e Tredicesima Commissione della Camera dei Deputati, che si occupano di ambiente, territorio e illeciti correlati»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del direttivo di Puglia Popolare. Ecco il testo.
«Puglia Popolare Manduria, federato in Alleanza Civica per Manduria, prende posizione con fermezza contro il recente provvedimento regionale che autorizza l’ampliamento della discarica Manduriambiente, situata nella località “La Chianca”. La determina dirigenziale n.179 del 18 aprile scorso, relativa al Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale (PAUR), sta infatti suscitando numerose polemiche e preoccupazioni tra cittadini e istituzioni locali. Per questo abbiamo ritenuto opportuno, con formale comunicazione, richiedere l’intervento dell’Ottava e Tredicesima Commissione della Camera dei Deputati, che si occupano di ambiente, territorio e illeciti correlati.
Il movimento evidenzia che anche dall’audizione regionale del 13 maggio emergono una serie di criticità tecniche e procedurali che, come esposte in tale sede, metterebbero a rischio la salute pubblica e l'ambiente. Tra queste si sottolineano gli esiti negativi riscontrati nel recente passato dalle analisi ARPA Puglia, che attestano l’inquinamento dei pozzi artesiani all’interno dell’area, il parere sfavorevole espresso dalla ASL di Taranto riguardo alla possibilità di concedere nuove autorizzazioni, e la mancanza dei requisiti edilizio-urbanistici necessari per lo svolgimento delle attività della discarica.
“La discarica ha ormai superato ormai da tempo la capacità autorizzata” dichiara Domenico Sammarco, consigliere comunale di Alleanza Civica Popolare Manduria. “Oltre ai rilievi tecnici che ne certificano l’inadeguatezza, è evidente che la struttura non rispetta le disposizioni previste dal Piano Regionale dei Rifiuti, il quale prevede la chiusura definitiva del sito per raggiunta capacità”.
Ulteriori problematiche riguardano le molestie olfattive persistenti e la contaminazione della falda acquifera, elementi già oggetto di ordinanze sindacali che vietano l'emungimento di acqua nelle vicinanze della discarica.
Richiamando il principio di precauzione, sancito sia dal Trattato sull’Unione Europea sia dal D.Lgs.152/2006, Puglia Popolare Manduria chiede con urgenza la revoca o almeno la sospensione immediata del provvedimento autorizzativo.
“Non è più tempo di compromessi: la salute dei cittadini e la tutela ambientale devono avere la priorità assoluta. Chiediamo agli enti preposti controlli rigorosi e immediati per porre fine a questa situazione di rischio ambientale e sanitario” conclude Rossella Moscogiuri, responsabile del Comparto Sanità Territoriale di Puglia Popolare.
Puglia Popolare Manduria ha inoltre annunciato che manterrà alta l'attenzione sulla vicenda, sensibilizzando continuamente istituzioni e cittadini affinché la discarica venga chiusa definitivamente e si eviti qualsiasi ulteriore ampliamento o riapertura di siti esauriti».
Puglia Popolare Manduria
Il direttivo