Una vita al servizio della legalità e della comunità
Nei tanti anni in cui ha indossato la divisa di Carabiniere, onorandola, si è distinto non solo per aver condotto, con rigore e intelligenza, operazioni delicate contro la criminalità, ma anche per i tanti piccoli grandi gesti quotidiani: una parola di conforto a una persona in difficoltà, un sorriso sincero ai bambini e, in particolare, la capacità di ascoltare tutti, offrendo la propria disponibilità.
Non solo i colleghi e le autorità, ma anche tantissimi cittadini di Avetrana e del circondario hanno imparato a conoscere e stimare, nel corso degli anni, l’uomo prima ancora che il Carabiniere Fabrizio Viva, che è diventato un punto di riferimento per la comunità, avendo saputo coniugare la fermezza del suo ruolo con una straordinaria sensibilità umana: si è distinto per aver fatto della prossimità con i cittadini la cifra distintiva del suo modo di servire lo Stato.
Il suo impegno e le sue capacità sono state apprezzate nel corso degli anni tanto da essere insignito, nel 2016, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italia. Tra le tanti lodi, emerge l’encomio solenne per aver fornito determinante contributo a complessa indagine che consentiva di identificare e trarre in arresto gli autori dell’efferato omicidio della minore Sarah Scazzi.
Non solo. I cittadini avetranesi non hanno dimenticato quella drammatica giornata del 15 giugno del 1998. Comandante di Stazione, Fabrizio Viva affrontava con ferma determinazione, unitamente ad un militare dipendente, tre malviventi in flagrante tentativo di rapina a mano armata all’ufficio postale, costringendoli a desistere dall’intento criminoso e a darsi alla fuga e replicando con ferma azione di fuoco ai colpi esplosi dai malfattori, che ferivano gravemente il commilitone e quattro passanti.
“Chiaro esempio di elette virtù civiche e non comune senso del dovere”: questa la motivazione di un’altra onorificenza concessa al Luogotenente Fabrizio Viva: l’encomio solenne del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.
L’altro ieri, poi, è arrivata, meritatissima, anche l’onorificenza di Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana per la sua straordinaria dedizione, la professionalità dimostrata in ogni incarico ricoperto e l’umanità con cui ha sempre interpretato la divisa dell’Arma.
Noi siamo convinti che la divisa si toglie, ma il senso del dovere non va mai in pensione: perché certi carabinieri, anche senza divisa, continuano a essere una presenza rassicurante e preziosa.
Complimenti Luogotenente Fabrizio Viva!