«Peraltro è solo un intervento simbolico, in quanto, come da documentazione fotografica, la quasi totalità delle passerelle sono inutilizzabili da persone con disabilità»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del gruppo Demos sul Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche. Ecco il testo.
«Il PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche) viene redatto da un gruppo di lavoro composto da:
- Architetti e ingegneri specializzati in accessibilità
- Tecnici comunali o amministrativi
- Esperti in materia di disabilità e inclusione
- Rappresentanti delle associazioni di persone con disabilità
L’obiettivo del PEBA è garantire l'accessibilità e la fruibilità dei luoghi pubblici e privati per tutte le persone, indipendentemente dalle loro abilità."
Ciò che sta accadendo nelle nostre marine ha del paradossale e ora vi spiego il perché: un piano che dovrebbe prevedere l’abbattimento delle barriere per le persone con disabilità cosa produce? Nel caso specifico delle nostre marine, riduce del 50 per cento su un tratto di costa lungo 18 km il numero delle passerelle che dovrebbero consentire l’accesso al mare appunto anche alle persone diversamente abili.
Si è passati da circa 48 passerelle del 2024 a 24 di quest’anno a fronte, secondo quanto affermato dall’assessore alle Politiche Sociali, di 8 passerelle previste dal PEBA.
Di fronte a tutto ciò, la rabbia e l’impotenza di chi si vede negare un diritto sacrosanto che è quello di godersi come giusto che sia la stagione estiva.
Leggendo il post dell’assessore alle Politiche Sociali possiamo, senza ombra di dubbio dire che è solo un intervento simbolico, in quanto, come da documentazione fotografica, la quasi totalità delle passerelle sono inutilizzabili da persone con disabilità.
Proponiamo, al fine di una vera inclusione, di eliminare i dislivelli presenti fra carreggiata e accesso alle passerelle, fare stalli per un facile parcheggio per persone con disabilità nelle immediate vicinanze e non solo strisce blu, installare una adeguata segnaletica verticale, per dare modo di individuare dove sono installate gli accessi al mare per persone diversamente abili e soprattutto visto le dimensioni ridotte in termini di larghezza installare dei parapetti laterali per la sicurezza di chi ne usufruisce.
Inoltre si segnala la totale inutilità delle passerelle installate nei pressi della foce del fiume Chidro, in quanto non è stato previsto nessun passaggio fra la carreggiata e il guard rail nei pressi delle passerelle».