Ormai il problema è diventato parte della quotidianità urbana, un altro esempio di degrado silenzioso che contribuisce ad abbassare la qualità della vita
Ancora cattivi, insopportabili, odori: il disagio persiste e i cittadini si sentono abbandonati.
Già, mentre c’è chi rimarca che le segnalazioni all’ARPA sono diminuite (e quindi ci sarebbe da esser soddisfatti…), questo problema, da anni, è ormai diventato parte della quotidianità urbana, un altro esempio di degrado silenzioso che contribuisce ad abbassare la qualità della vita.
La città si riempie di un odore acre, sgradevole, a tratti irrespirabile. Una puzza che entra nelle case anche a finestre chiuse, che accompagna chi passeggia per strada o chi rientra dal lavoro e che continua a generare indignazione e preoccupazione.
«Ogni sera dobbiamo chiudere tutto, accendere l’aria condizionata e sperare che passi» protesta una cittadina sui social. «Ma qui non si tratta solo di un fastidio. È qualcosa che fa venire il mal di testa, la nausea. È inaccettabile che nessuno faccia niente da anni».
Crediamo che sia poco credibile che nessuno sia riuscito a risalire (almeno ufficialmente) alle origini di questi cattivi odori.
I cittadini, esasperati, vogliono sapere da dove viene quella puzza, cosa contiene l’aria che respirano, e perché nessuno è intervenuto prima.
Nel frattempo, ogni sera, la città trattiene il fiato…