«L’assessore farebbe bene a dimettersi perché di terra sotto i piedi tra la pineta di San Pietro in Bevagna, le passerelle per disabili per la discesa al mare e la triste vicenda della donna rinvenuta morta in casa, di terra, dicevamo, ne ha persa parecchia»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del gruppo consiliare Demos. Ecco il testo.
«In merito al comunicato dell’assessore Rossetti, contro il nostro consigliere d’opposizione, Gregorio Perrucci, accusato di diffamare l’Amministrazione comunale e l’operato dell’assessore in particolare, sono dovute alcune parole a difesa di chi si è sempre battuto per il territorio mandurino e la sua salvaguardia in Consiglio comunale e non solo in quella sede.
Non staremo qui, però, a dire dell’impegno trentennale del Perrucci, che, se confrontata alla prima esperienza politica dell’assessore, ci porta alla mente esotismi canori quali “Il gigante e la bambina” di Lucio Dalla.
No, non sarà detto questo. Si ritornerà sulle motivazioni che hanno spinto Perrucci, come consigliere d’opposizione di Demos, a presentare richiesta di chiarimenti alla Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo di Taranto. La risposta dell’ente di tutela è chiara e limpida e fa riferimento a tutti i decreti legge emanati dallo Stato nella tutela del territorio.
La Soprintendenza dice che per quanto Le riguarda, il “Parco dei Pini” di San Pietro, non danneggia in alcun modo le evidenze archeologiche e naturalistiche presenti in quell’area.
Ma è davvero cosi? Una domanda conviene porre all’assessore. Perché non rende note le probabili negatività evidenziate dalla Soprintendenza al Comune di Manduria nella presa visione del progetto? A monte di ciò c’è un’altra domanda.
Nel presentare il capitolato di rendicontazione delle spese del progetto “Parco dei Pini”, dato l’importanza del sito, il Comune aveva previsto una somma per indagini archeologiche preliminari?
Rimanendo nel campo delle ipotesi e vedendo lo scempio che è stato realizzato, ci viene da pensare di NO! Questo giustificherebbe una probabile risposta della Soprintendenza che potrebbe aver chiesto di non effettuare alcun movimento terra e per motivi naturalistici e per motivi archeologici perché non sarebbero state stanziate somme alcune per questo tipo di operazioni. Ciò spiegherebbe le enormi mancanze presenti in tale aborto di parco giochi, a partire dall’illuminazion,e nonostante quanto dichiarato dal Comune nel progetto e ripreso dalla Soprintendenza nella risposta data alla lettera di Perrucci. Come si fa a scavare NELLA SABBIA per non più di 30 cm per porre tutto l’impianto elettrico e altre sistemazioni?
La vincolistica del PPTR è chiara in merito. Lo stato dei luoghi d’interesse collettivo sono sacri. Quello del “Parco dei Pini”, se quanto appena detto risultasse vero, sarebbe un’altra opera (?) che questa Amministrazione avrebbe partorito sulla linea del “basta che si fa”! Questa volta l’opposizione nelle vesti di Demos ha reso noto l’indifendibile operato dell’assessore Rossetti, nonostante il tentativo da parte dei Cinque Stelle.
Questo è avvenuto soprattutto perché i cittadini si sono ribellati e denunciato tutto questo e altro, mettendo in luce il mediocre operato dell’assessore, la quale farebbe bene a dimettersi perché di terra sotto i piedi tra “Parco dei Pini”, passerelle per disabili per la discesa al mare e la triste vicenda della donna rinvenuta morta in casa, di terra, dicevamo, ne ha persa parecchia.
Ci auguriamo che la superbia non oblii la mente dell’assessore e soprattutto tutta la “Fuffa” che c’è in Consiglio comunale non la esorti a restare ancorata alla poltrona. Per il bene di Manduria speriamo di no».
Demos Manduria