venerdì 05 dicembre 2025


09/08/2025 08:53:55 - Manduria - Cultura

A Manduria, il culto per san Lorenzo martire era sicuramente attivo nel 1547. Nella chiesa di S. Antonio il santo è iconograficamente presente in un dipinto, datato sec. XVII, di scuola pugliese; vi è, inoltre, una statua in cartapesta, attribuibile ad artista locale e risalente alla prima metà del sec. XVIII

Molto sentito in tutta la cristianità occidentale è il culto di S. Lorenzo protomartire. La vicenda terrena di questo giovane santo, nato in Spagna nel 225, fu caratterizzata dalla pietà e dalla carità, virtù esercitate durante il suo ministero di arcidiacono, cioè responsabile delle attività caritative della Diocesi di Roma. Durante le persecuzioni di Valeriano, alla richiesta dell’imperatore, disposto a risparmiargli la vita di contro alla consegna dei “tesori di Roma”, egli gli mostrò malati, poveri ed emarginati, coloro che costituivano ai suoi occhi i veri tesori di Roma. Morì arso vivo (la tradizione vuole su una graticola, divenuta per questo attributo iconografico tradizionale) il 10 agosto 258.

A Manduria, il culto per san Lorenzo martire era sicuramente attivo nel 1547. L’arciprete Sorano nelle relazioni delle proprietà capitolari scrive di un’antica cappella intitolata a S. Lorenzo, già esistente in quella data, probabilmente fatta erigere dal notaio Giovanni De Basiliis, al quale apparteneva il terreno (da lui donato al capitolo) su cui sorgeva la cappella. Il luogo? Un’area situata a Est dell’ex convento dei PP. Cappuccini, compresa tra le mura dell’antico fossato a Nord e San Pietro Mandurino a Sud. Stanti queste informazioni, forniteci dal Tarentini (“Manduria sacra”, p. 22), «dovrebbe trattarsi dell’appezzamento di terreno sito a sinistra della via S. Antonio, poco prima di arrivare al Convento» (p. 22, nota n. 7). Sta di fatto che nel 1670 la cappella non esisteva più, e i suoi ruderi vennero utilizzati per costruire il muro di cinta del “Vignale di S. Lorenzo”. 

Nonostante la distruzione della cappella, il culto per S. Lorenzo continuò nella vicina chiesa di S. Antonio. Qui il Santo è iconograficamente presente in un dipinto, datato sec. XVII, di scuola pugliese; vi è, inoltre, una statua in cartapesta, attribuibile ad artista locale e risalente alla prima metà del sec. XVIII. Su quest’ultima porremo la nostra attenzione.

La statua è allocata nella antica cappella della Natività di Maria Vergine (posta a destra entrando nell’attuale chiesa) nella seconda nicchia a sinistra sopra uno degli altari in legno di noce costruiti dai frati stessi a lavori d’intarsio (Tarentini, “op. cit”., p. 59).  «Il pregevole soggetto manduriano» — come scrive S. Polito in “La cartapesta sacra a Manduria”,  p. 136 — si presenta con il Santo che impugna nella mano sinistra una graticola, mentre, con un elegante gesto della destra, in posizione semiaperta, reca al petto la palma del martirio (precedentemente aveva un attizzatoio in legno): ciò in riferimento alla celebre frase pronunciata al prefetto mentre le sue carni bruciavano: “Ecce, miser, assasti tibi partem unam, regira aliam et manduca” = “Ecco hai arrostito per te una parte, rivolta l’altra e mangia”. Il giovane martire indossa una tunica bianca, arricchita da preziosi orli merlettati ai polsi e nel bordo inferiore, e sopra una dalmatica di colore rosso scuro con decori floreali, dorata ai bordi e all’attaccatura delle maniche. Il panneggio, appena accennato, conferisce all’insieme un’apprezzabile idea di movimento.  Lo sguardo è estatico e rivolto verso sinistra.

Negli anni postunitari, quando la storia travolse con le sue piene rovinose l’arte, la statua di S. Lorenzo appena descritta fu al centro di una singolare vicenda, ricostruita nei dettagli dallo studioso Nicola Morrone, che ha esaminato alcuni documenti conservati nell’Archivio Centrale dello Stato di Roma.

Di tale vicenda, scriveremo domani. 

Accompagna questo articolo la foto della statua presente nella chiesa di S. Antonio, tratta da S. Polito, "La cartapesta sacra a Manduria".

 

BIBLIOGRAFIA

BRUNETTI P., “Manduria tra storia e leggenda”, Barbieri-Selvaggi ed., Manduria 2007

GUASTELLA M., “Iconografia sacra a Manduria”, Barbieri ed., Manduria 2002;

JACOVELLI G., “Manduria nel ‘500”, Congedo ed., Galatina 1974;

LACAITA L., “Storia delle storie di Manduria”, L.Lacaita ed., Manduria 1947;

POLITO S., “La cartapesta sacra a Manduria (secc. XVIII-XX)”, C.R.S.E.C. TA/55, Manduria 2002;

TARENTINI L., “Manduria sacra”, nuova ed., a cura di E. Dimitri, Barbieri ed., Manduria 2000.

 

SITOGRAFIA

MORRONE N., “Manduria. Il San Lorenzo conteso”, articolo disponibile al seguente link

https://www.fondazioneterradotranto.it/2015/11/27/manduria-il-san-lorenzo-conteso/