Venerdì si discuterà dei problemi di politica internazionale con Giuseppe Stano; sabato sarà presentato l’ultimo lavoro letterario di Francesco D’Andria

La sede di Manduria di Archeoclub d’Italia organizza questo fine settimana due eventi di notevole rilevanza culturale, distanti tra loro per tematiche, ma legati dal filo sottile dell’interpretazione del presente.
«Il primo, venerdì 26 settembre, alle ore 18,30, presso la biblioteca dell’istituto “L.Einaudi”, è di fatto il terzo appuntamento della rassegna che Archeoclub destina ai problemi di politica internazionale, dal titolo “Uno sguardo sul mondo” e si avvale della competenza del concittadino Giuseppe Stano, acquisita nella sua lunga carriera di funzionario NATO» è riportato in un comunicato di Archeoclub. «Indubbiamente, è uno sguardo particolarmente preoccupato che vede una narrazione bellicista occupare sempre più gli spazi del dibattito pubblico e risulta più che mai difficile comprendere torti e ragioni, cause e conseguenze. Tuttavia, un elemento di analisi pare incontrovertibile: un fattore determinante negli equilibri di potere e di forza è l’accaparramento delle risorse della Terra necessarie a perpetuare il nostro stile di vita.
Tra queste risorse, cruciale appare ormai il poter disporre delle cosiddette Terre Rare, elementi presenti in tutti i dispositivi elettronici divenuti ormai indispensabili in tutti i settori dell’attività umana, tanto da causare tra le grandi potenze tensioni al limite della rottura, in un contesto di rapporti ormai del tutto privi di regole. E infatti “Guerre con le armi. Guerre per le armi. Le Terre Rare” è l’argomento della conferenza di Giuseppe Stano.
Il secondo, sabato 27 settembre, alle ore 19, avrà come cornice il chiostro del convento di San Francesco. Inserito nelle vaste celebrazioni delle Giornate Europee del Patrimonio, a cui Archeoclub partecipa da anni, che si prefiggono di sensibilizzare i cittadini alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale materiale ed immateriale, è la presentazione del libro:“Le radici ca tieni” di Francesco D’Andria, archeologo, professore emerito dell’Unisalento ed accademico dei Lincei. Dialogherà con l’autore il giornalista nostro concittadino Giuseppe P. Dimagli.
Nel libro, che nel titolo rievoca il brano dei Sud Sound System, D’Andria ci porta alla scoperta delle nostre radici attraverso il lavoro lungo ed attento dell’archeologo. Egli ci illustrerà come l’archeologia, attraverso la paziente ricomposizione di vari tasselli, può aiutare a ricostruire il nostro passato, la nostra storia, le radici, appunto. D’altro canto, però, le pietre, i reperti ci parlano di un passato, che non è solo architettura, arte, ma religione, tradizione, antropologia e che, studiato e ricostruito, può aiutarci a comprendere dinamiche e relazioni che si possono definire di ogni tempo anche di quello presente. Giuseppe P. Dimagli ci aiuterà in questo incontro con l’autore, sarà portavoce di tutti noi, del nostro interesse e della nostra curiosità».


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