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03/12/2025 17:34:40 - Provincia di Taranto - Attualità

Trasparenza, salute e diritti approdano a Bruxelles

Oggi Taranto chiama, il documentario d’inchiesta di Rosy Battaglia, viene presentato al Parlamento europeo nella sala Spaak 7C50, grazie all’iniziativa delle europarlamentari Annalisa Corrado (S&D)Cristina Guarda (Greens) e Valentina Palmisano (The Left).

Il film raccoglie dieci anni di testimonianze e materiali verificati: le voci dei Genitori Tarantini, dei cittadini del quartiere Tamburi, dei medici e dei pediatri che da anni seguono i bambini più esposti, dei lavoratori e dei sindacati, degli esperti di diritto ambientale e sanitario, dei parroci che vivono nel cuore della comunità e delle istituzioni locali come l’assessora all’Ambiente del Comune di Taranto, Fulvia Gravame. È una narrazione costruita sui fatti e sui documenti, sulle carte giudiziarie, sulle analisi ambientali e sanitarie, e soprattutto sulle vite quotidiane delle persone che convivono con la presenza del più grande stabilimento siderurgico d’Europa.

A Bruxelles, insieme alla regista, intervengono Ernesto Belisario, avvocato ed esperto di accesso alle informazioni e trasparenza, l’Assessora Fulvia Gravame, e i Genitori Tarantini, la cui azione civica ha contribuito a portare la vicenda fino alla Corte di giustizia dell’Unione europea. Alle 17:30 si tiene inoltre un punto stampa al terzo piano del Parlamento europeo, davanti al Vox Box.

Cosa racconta il film mentre la cronaca arretra

Taranto chiama mette al centro due diritti fondamentali che riguardano ogni cittadina e cittadino europeo: il diritto di sapere e il diritto a un ambiente salubre.
Sono diritti che a Taranto hanno richiesto anni di mobilitazione, ricorsi, indagini e una pressione continua sulle istituzioni, e che oggi tornano drammaticamente d’attualità.

Mentre a Genova Cornigliano i lavoratori protestano per ottenere trasparenza sul futuro degli impianti, mentre altre città industriali italiane ed europee chiedono risposte chiare sui piani di transizione e sulla tutela sanitaria, il film porta in Europa ciò che troppo spesso le cronache — anche in questi giorni — evitano di affrontare: la realtà quotidiana di chi vive accanto a impianti industriali ad alto impatto e il peso che scelte politiche, rinvii e opacità continuano a scaricare sui territori.

Le prossime proiezioni

Dopo la tappa di Bruxelles, Taranto chiama continua il suo viaggio nei territori più esposti agli impatti del ciclo dell’acciaio e delle grandi produzioni industriali.

Il 12 dicembre sarà a Genova Cornigliano, in un quartiere che da giorni vive un clima di protesta operaia e incertezza sul futuro produttivo.
Il 13 dicembre arriverà a Falconara, città simbolo della complessa convivenza tra impianti industriali, salute pubblica e diritti della comunità.

Ulteriori date saranno comunicate nelle prossime settimane.

Perché questo viaggio continua

Taranto chiama nasce da un lavoro lungo, collettivo, costruito insieme alle comunità che da anni chiedono trasparenza, accesso ai dati, responsabilità e tutela della salute.
Il diritto di sapere e il diritto a un ambiente salubre non sono rivendicazioni locali, ma diritti democratici fondamentali che riguardano tutti e che definiscono, oggi più che mai, la qualità delle nostre istituzioni.