mercoledì 17 dicembre 2025


16/12/2025 15:47:46 - Salento - Cronaca

I Carabinieri hanno proceduto al sequestro penale di un ingente quantitativo di sostanze verosimilmente stupefacenti, tra cui cocaina e hashish, per un peso complessivo di circa 150 grammi, abilmente occultate anche all’interno di confezioni di chewing gum, bilancini di precisione, telefoni cellulari di varie tipologie

Prosegue senza sosta l’azione di contrasto dell’Arma dei Carabinieri al fenomeno dell’introduzione illecita di sostanze stupefacenti e oggetti proibiti all’interno degli istituti penitenziari, fenomeno che si avvale sempre più spesso dell’utilizzo di droni tecnologicamente sofisticati.

Nella serata di ieri, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio appositamente intensificati, i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce hanno intercettato un drone in volo nelle immediate vicinanze di un noto esercizio commerciale, in un’area compatibile con una possibile rotta diretta verso il carcere di Borgo San Nicola.

L’intervento tempestivo e coordinato dei militari del NORM della compagnia del capoluogo salentino ha consentito di bloccare il velivolo e recuperare il carico trasportato, evitando che il materiale illecito potesse raggiungere la struttura penitenziaria.

Il drone, ancora acceso e munito di videocamera frontale, era collegato mediante fili di nylon a involucri contenenti sostanza verosimilmente stupefacente e numerosi dispositivi elettronici.

A seguito delle attività di recupero e messa in sicurezza, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro penale di un ingente quantitativo di sostanze verosimilmente stupefacenti, tra cui cocaina e hashish, per un peso complessivo di circa 150 grammi, abilmente occultate anche all’interno di confezioni di chewing gum, bilancini di precisione, telefoni cellulari di varie tipologie (compresi mini-telefoni), cavi, auricolari e caricabatteria, materiale verosimilmente destinato a supportare attività illecite all’interno del carcere.

Il sequestro è stato effettuato in via d’urgenza, considerata l’assenza, in quel momento, della direzione delle indagini da parte dell’autorità giudiziaria e il concreto pericolo di dispersione o alterazione delle prove. Tutte le operazioni sono state condotte nel rispetto delle procedure, con l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

Il materiale sequestrato è stato posto a disposizione della Procura della Repubblica di Lecce mentre sono in corso indagini dei Carabinieri volte a individuare i responsabili e a ricostruire l’intera filiera organizzativa.

L’operazione si inserisce in un più ampio dispositivo di prevenzione e repressione messo in campo dall’Arma dei Carabinieri, volto a contrastare l’utilizzo di nuove tecnologie per fini criminali e a garantire la sicurezza della collettività e la legalità all’interno degli istituti penitenziari, attraverso una presenza costante e altamente specializzata sul territorio.