Non ce l’ha fatta un piccolo meticcio
Non aveva più il pelo. Scuoiato vivo, con un coltello. È
morto per le gravi ferite riportate un piccolo randagio. Era stato torturato qualche ora prima. Miracolosamente ce l’aveva fatta a sottrarsi al suo aguzzino prima che lo finisse. Ma il decesso è arrivato comunque, per il sangue perso e il dolore fisico insopportabile che non ha fatto reggere più il suo cuoricino provato.
morto per le gravi ferite riportate un piccolo randagio. Era stato torturato qualche ora prima. Miracolosamente ce l’aveva fatta a sottrarsi al suo aguzzino prima che lo finisse. Ma il decesso è arrivato comunque, per il sangue perso e il dolore fisico insopportabile che non ha fatto reggere più il suo cuoricino provato. Un’altra storia raccapricciante è quella che arriva da Taranto. Il meticcio è stato raccolto in gravi condizioni dagli accalappiacani dell’azienda sanitaria locale, nella zona periferica della Salinella. È stato quindi portato al canile di Taranto dove la responsabile, Alessandra Danese, si è accorta che il cane aveva bisogno di cure specializzate ed urgenti. Così è intervenuto un veterinario di fiducia dell’associazione Anpaa (la stessa che gestisce il canile), Salvatore Lippo. Il medico ha provato a tenere in vita il cane, ma non ce l’ha fatta. Il meticcio è morto poco dopo. Il pelo era stato quasi del tutto scorticato. Una tortura atroce, alla quale non è sopravvissuto.

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