XYLELLA - Arature e trinciature obbligatorie in 49 comuni tra Bari, Brindisi e Taranto: sputacchina percorre in una stagione autonomamente fino a 400 metri
  • martedì 16 dicembre 2025

XYLELLA - Arature e trinciature obbligatorie in 49 comuni tra Bari, Brindisi e Taranto: sputacchina percorre in una stagione autonomamente fino a 400 metri

29/03/2025 09:23:07 - Puglia - Attualità

Coldiretti: «Anche i Comuni pugliesi e gli enti pubblici (come Consorzi di Bonifica, ANAS, Demanio) devono pulire campi abbandonati, strade e cigli stradali pubblici e demaniali incolti e pieni dei famigerati sputi dell’insetto vettore ‘sputacchina’ che, inoculando la malattia, è responsabile dell’avanzata della Xylella fastidiosa»

Al via in 49 comuni delle province di Bari, Taranto e Brindisi le lavorazioni obbligatorie, tra cui arature, fresature, erpicature o trinciature per ridurre la popolazione della sputacchina, l’insetto vettore della Xylella, che si stima riesca a percorrere in una stagione fino a 400 metri autonomamente con i propri arti posteriori.

A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alla determinazione n. 47 del 26 marzo 2025, contenente le prescrizioni obbligatorie relative alle lavorazioni superficiali del terreno quali arature, fresature, erpicature e trinciature, da effettuare entro il 15 aprile 2025, per contrastare la diffusione dell’insetto vettore del batterio della Xylella fastidiosa nelle tre diverse sottospecie identificate sul territorio regionale, Pauca, Fastidiosa Fastidiosa e Multiplex, nei comuni che si trovano ad un’altitudine inferiore ai 200 metri sul livello del mare.

Per i comuni al di sopra del 200 metri sul livello del mare le prescrizioni saranno definite in un altro periodo, ricordando che le pubbliche Amministrazioni – aggiunge Coldiretti Puglia - hanno anche la possibilità di avvalersi della Legge di Orientamento per affidare le lavorazioni nelle aree pubbliche e demaniali alle imprese agricole che hanno mezzi e conoscenze del territorio tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio.

Al netto degli spostamenti che l’insetto vettore riesce a fare autonomamente con i propri arti posteriori – afferma Coldiretti Puglia - è ancora da accertare la distanza percorsa dalla sputacchina, spesso anche di svariati chilometri, che resta attaccata ad auto e camion, a dimostrazione di quanto il rischio che l’infezione continui a ‘camminare’ sia reale. La sputacchina nasce sana e si infetta acquisendo il batterio della Xylella fastidiosa – aggiunge Coldiretti Puglia - esclusivamente nutrendosi da pianta infetta, rimane infetta per tutta la sua vita sino alla morte.

Lo studio è basato su 7 esperimenti realizzati nel corso di due anni, di cui 3 in prato in Piemonte e 4 in oliveto in Puglia, consistiti nella cattura di migliaia di sputacchine, seguita dalla loro marcatura con una proteina, l'albumina (indispensabile per la loro successiva identificazione), il rilascio e successive prove di ricattura a distanze predeterminate dai punti di rilascio. La distanza media percorsa in un giorno dal punto di rilascio è risultata di 26 metri nell'oliveto e di 35 metri su prato, mentre nei due mesi di maggiore abbondanza della popolazione il 50% delle sputacchine rimane entro 200 metri dal punto iniziale, ma la percentuale sale al 98% entro i 400 metri.

Nelle pratiche di prevenzione, come le lavorazioni artificiali contro la ‘sputacchina’, il vettore allo stadio giovanile, o le misure fitosanitarie contro l’insetto adulto, sono coinvolti – precisa Coldiretti Puglia – anche i Comuni pugliesi e gli enti pubblici come Consorzi di Bonifica, ANAS, Demanio, che devono pulire campi abbandonati, strade e cigli stradali pubblici e demaniali incolti e pieni dei famigerati sputi dell’insetto vettore ‘sputacchina’ che inoculando la malattia è responsabile dell’avanzata della Xylella fastidiosa.

Pratiche di prevenzione meccanica e fitosanitaria, monitoraggi delle piante non solo visivi  e dell’insetto vettore ‘la sputacchina’, campionamenti ed espianti in caso di ulivi infetti, nuovi strumenti per la individuazione precoce di nuovi focolai, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, sono – conclude Coldiretti Puglia – l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità – conclude Coldiretti Puglia – sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione.

È obbligatorio eseguire le lavorazioni superficiali dei terreni nei seguenti comuni:

Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Alberobello, Altamura, Bari, Binetto, Bitetto, Bitonto, Bitritto, Capurso, Carovigno, Casamassima, Cassano delle Murge, Castellana Grotte, Castellaneta, Cellamare, Cisternino, Conversano, Crispiano, Fasano, Ginosa, Gioia del Colle, Giovinazzo, Grumo Appula, Laterza, Locorotondo, Martina Franca, Massafra, Modugno, Mola di Bari, Monopoli, Mottola, Noci, Noicattaro, Ostuni, Palagiano, Palagianello, Palo del Colle, Polignano a Mare, Putignano, Rutigliano, Sammichele di Bari, Sannicandro di Bari,  Santeramo in Colle, Statte, Toritto, Triggiano, Turi, Valenzano.





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