Luigi Boccuni, Paola Casieri, Saverio De Florio, Alessandro Marescotti, Annamaria Moschetti, Rino Raffone e Massimiliano Saracino
“La storia di Taranto è cambiata per sempre. Nulla sarà
come prima”. Lo affermano in una nota Luigi Boccuni, Paola Casieri, Saverio De Florio, Alessandro Marescotti, Annamaria Moschetti, Rino Raffone e Massimiliano Saracino, del cartello di associazioni ambientaliste 'Taranto respira”, riferendosi al provvedimento di sequestro degli impianti inquinanti dell’Ilva disposto dalla magistratura.
come prima”. Lo affermano in una nota Luigi Boccuni, Paola Casieri, Saverio De Florio, Alessandro Marescotti, Annamaria Moschetti, Rino Raffone e Massimiliano Saracino, del cartello di associazioni ambientaliste 'Taranto respira”, riferendosi al provvedimento di sequestro degli impianti inquinanti dell’Ilva disposto dalla magistratura. “Dopo anni di omissioni, incuria, negligenza e connivenza - sottolineano in una nota – sono arrivati al pettine tutti i nodi irrisolti dell’Ilva. La malapolitica a Taranto non ha protetto il suo territorio e la salute della collettività. Per anni una lobby di potere ha messo il silenziatore alla sofferenza”. Secondo gli ambientalisti, “tale atteggiamento negligente è stato controproducente e non è servito a proteggere i posti di lavoro. E’ stato catastrofico”.
Gli esponenti di Taranto Respira esprimono “solidarietà ai lavoratori danneggiati dall’incuria ambientale dell’azienda” e ricordano di aver “avanzato da tempo concrete proposte di bonifica che consentirebbero di reimpiegare gli operai. Le uniche proposte in campo sono state le nostre”. “La verità sul tappeto – concludono – è un’altra: la magistratura è intervenuta perchè la politica ha fallito. In questo momento deve prevalere il senso di responsabilità per dare un futuro a tutti i lavoratori e per costruire assieme un’alternativa di sviluppo ecosostenibile”.

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