Archinà e Conserva, invece, non rispondono al Gip. Nominato il commissario per la Provincia: è Mario Tafaro
Si è concluso, dopo circa tre ore, l’interrogatorio in
carcere di Gianni Florido, il presidente dimissionario della Provincia di Taranto arrestato due giorni fa nell’ambito dell’inchiesta “Ambiente svenduto”.
carcere di Gianni Florido, il presidente dimissionario della Provincia di Taranto arrestato due giorni fa nell’ambito dell’inchiesta “Ambiente svenduto”. Florido, a quanto si è appreso, ha risposto a tutte le domande che gli sono state rivolte dal gip Patrizia Todisco, che ha firmato nei suoi confronti l’ordinanza di custodia cautelare, e ha chiarito la sua posizione e ha negato di aver fatto pressioni su dirigenti per favorire l’Ilva.
«Ha risposto – dice l’avv. Carlo Petrone, che difende l’indagato insieme al figlio Claudio Petrone – sulle varie circostanze contenute nell’ordinanza in maniera precisa e puntuale. La circostanza di aver fatto pressioni – osserva Petrone – non gli viene nemmeno contestata in maniera esplicita. Con il ruolo che ricopriva ovviamente parlava con tutti: la posizione della Provincia, per quanto riguarda la discarica dell’Ilva, era quella di concedere l’autorizzazione, ma con prescrizioni».
I legali non hanno chiesto la scarcerazione, ma solo l’attenuazione della misura cautelare con la concessione degli arresti domiciliari.
«La richiesta – puntualizza l’avv. Petrone – è ancorata alle sue dimissioni, all’imminente scioglimento del Consiglio provinciale e al fatto di aver risposto in modo esauriente alle domande del giudice. Vengono meno anche – ha affermato il legale – i presupposti della possibile reiterazione del reato e del pericolo di inquinamento delle prove».
«Il presidente Florido - continua l’avvocato Petrone - ha risposto a tutte le domande, in modo molto dettagliato e preciso. Ha spiegato il suo ruolo di presidente di un Ente e della sua esperienza che proveniva dal mondo del lavoro e dell’impresa e non certo del padronato».
«Non si è trattato di pressioni - ribadisce - ognuno ha visto come ha voluto un modo di gestire la realtà dell’Ente. Fra l’altro lui è sempre stato orientato per autorizzazioni, e ne hanno fatte a centinaia, con prescrizioni».
Florido ha negato che l’ex responsabile delle relazioni istituzionali dell’Ilva Girolamo Archinà fosse di casa alla Provincia come sostiene l’accusa.
Ieri Florido si è dimesso e il prefetto lo ha sospeso dalla carica. La carica è scoperta perchè nei giorni scorsi si era dimesso per altri motivi anche il vicepresidente Costanzo Carrieri. Oggi sono state presentate le dimissioni da parte di alcuni consiglieri e sembra che altri siano sul procinto di aggiungersi ma il numero non è quello sufficiente per lo scioglimento del Consiglio. Nel frattempo è stato nominato anche un commissario prefettizio, Mario Tafaro.

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