Intanto anche a Manduria si è formato il comitato pro-Cuperlo
L’improvvisa indisponibilità del rappresentante della
segreteria provinciale, che avrebbe svolto la funzione di garante, ha fatto slittare l’elezione del coordinatore cittadino del Pd.
segreteria provinciale, che avrebbe svolto la funzione di garante, ha fatto slittare l’elezione del coordinatore cittadino del Pd.Dopo che i dati delle votazioni dei tesserati avevano decretato una sostanziale parità in fatto di delegati espressi dalle due liste (una a sostegno della candidatura di Katia Malagnino, che ha ottenuto una manciata di voti in più, e una a sostegno della candidatura di Mario D’Oria), nel rispetto del regolamento interno, ora si passerà all’elezione del coordinatore alla quale parteciperanno, appunto, solo i delegati (sono 10 per ogni lista).
La prima delle tre votazioni slitta a domani. Se le tre votazioni saranno sufficienti a rompere l’equilibrio, allora dovranno ritornare alle urne tutti coloro che possedevano la tessera nella data della prima consultazione.
Intanto anche a Manduria nasce il comitato per il sostegno alla candidatura di Gianni Cuperlo.
«Dobbiamo riscoprire la bellezza di dire chi siamo, riscoprendo le nostre parole e dando loro anche un significato nuovo, in un mondo che è già cambiato e dovrà cambiare ancora» afferma Michele De Valerio, delegato provinciale per Cuperlo. «Il Partito Democratico non è e non deve essere soltanto il partito della sinistra. Il Pd è il frutto della confluenza di tradizioni, culture, percorsi diversi.
Dobbiamo riannodare i fili della nostra tradizione politica, del pensiero critico, delle donne, di una coraggiosa radicalità cattolica. E dobbiamo farlo a partire da una guida che si dedichi a tempo pieno, con passione ed esperienza, a ricostruire il partito che serve all’Italia: un partito Bello e Democratico. Un partito democratico che distingua la figura del candidato premier e del segretario. Un partito con organismi più snelli, in grado di discutere e decidere, con un’ampia rappresentanza eletta dai territori. Partecipato, che rilanci il ruolo dei circoli con un maggiore investimento di risorse sui territori e che preveda consultazioni periodiche, anche referendarie.
Un partito che prenda le decisioni giuste e dia valore al merito. Un Pd che investa sulla formazione di iscritti, militanti e dirigenti: tornare a conoscere per tornare a capire. Che abbia il coraggio di dire chi siamo, in cosa crediamo e per cosa ci battiamo; che sappia comunicare i propri valori al Paese e sappia ricondurli ogni giorno nelle proprie azioni nella realtà.
Proprio perché ci riconosciamo in queste idee abbiamo scelto di sostenere Gianni Cuperlo alla Segreteria Nazionale del PD.
A Taranto e in provincia Renzi ha ottenuto circa il 70 % dei voti dei circoli del Pd, ma noi crediamo che il voto dell’8 dicembre può rappresentare una svolta».

Condividi