venerdì 29 marzo 2024

04/05/2022 07:41:48 - Manduria - Attualità

«Se lo scopo di questa ignobile, oltreché inutile ennesima vessazione, era quello di dirottare altrove la popolazione di giovani manduriani o quello di spingere le attività cittadine a chiudere i battenti crediamo fortemente che l’Amministrazione Pecoraro otterrà esattamente quanto previsto»

Sulla recente ordinanza emanata dal sindaco Pecoraro, che disciplinerà la chiusura dei locali del centro storico, oltre che i limiti di emissione della musica, prendono posizione, in una nota che vi proponiamo, Manduria Migliore e Federcivica.

«Nell’infinito mare magno dei regolamenti e divieti, unici atti che questa penosa amministrazione pare capace di emanare, fa da oggi bella mostra di sé l’ultima oscena ordinanza riguardante la disciplina degli orari e della diffusione sonora dei locali.

In questo atto, che potremmo definire opera d’arte, il sindaco Pecoraro ordina ai titolari dei locali pubblici di Manduria “e con particolare riferimento alle zone centrali (Centro storico e zone limitrofe)” (quindi quelli non centrali possono rispettare l’ordinanza o meno?) di chiudere tassativamente le loro attività all’una di notte, di non somministrare bevande in vetro o lattine, nemmeno per il consumo in piedi all’interno del locale, di cessare la riproduzione di musica alle 22 nei giorni feriali ed alle 23 nei festivi (con prolungamento di un’ora nel periodo estivo), rispettare il limite di 40 dB per l’immissione sonora, di vigilare, anche avvalendosi di addetti al controllo, affinché all’esterno del proprio locale la gente non urli o schiamazzi o tenga comportamenti in contrasto con le norme igieniche. E ci fermiamo qui.

Ci sono talmente tante cose sbagliate, già solo in questo stralcio di editto che pare emanato da un reuccio medievale, che evitiamo di sottolinearle tutte, ponendo l’accento solo su quelle a nostro avviso macroscopiche.

Anzitutto l’ordinanza in sé è un atto amministrativo che, per le sue caratteristiche intrinseche di non contingibilità ed urgenza, deve avere una durata limitata nel tempo, a maggior ragione quando si investe la libertà di orario di apertura e vendita degli esercizi. A tal proposito l’art. 50 comma 7 del TUEL dispone che tale periodo di “limitazione” non possa superare i 30 gg. Ovviamente il sindaco e la maggioranza o sono ignari di queste norme o pensano di esserne esentati e non ci meraviglieremmo purtroppo né della prima né della seconda ipotesi.

Ma veniamo all’analisi più strettamente politica.

Possibile che in una Città morta, sotto tutti i punti di vista, con un centro cittadino che assomiglia sempre più ad una città fantasma del far west americano si pensi, anche solo lontanamente, che a risolvere i problemi di ordine pubblico debbano essere i titolari delle attività presenti?

Possibile che si chieda a costoro di farsi carico, anche economico visto che gli si suggerisce di assumere “personale addetto al controllo”, dell’incapacità a controllare il territorio di coloro che sono stati eletti a tal fine?

Se lo scopo di questa ignobile, oltreché inutile ennesima vessazione, era quello di dirottare altrove la popolazione di giovani manduriani o quello di spingere le attività cittadine a chiudere i battenti crediamo fortemente che l’Amministrazione Pecoraro otterrà esattamente quanto previsto.

Purtroppo per tutti noi».

 

Manduria Migliore - Federcivica

 









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