lunedì 29 aprile 2024

13/12/2023 08:24:29 - Puglia - Attualità

«Tina, la cinghialina da compagnia di un privato cittadino, rischia di essere uccisa per gli interessi dell'industria della carne. Neanche gli animali da compagnia sono più al sicuro»

Dopo mesi e mesi di battaglie legali, oggi ci sarà la sentenza del Tar Piemonte che deciderà se Tina potrà continuare a vivere o se dovrà essere uccisa per gli interessi dell'industria della carne.

«Tina è una cinghialina da compagnia che vive a Castelletto Sopra Ticino insieme a papà Gabriele e alla sua famiglia umana, e anche se sana ha ricevuto un ordine di abbattimento da parte dell'Asl di Novara» è riportato in una nota dell’associazione Meta di Parma. «L'abbattimento è stato subito impugnato da Gabriele e dal Rifugio Miletta, decisi più che mai a lottare per difendere Tina e i diritti di tutti gli animali da compagnia. Tante le realtà animaliste solidali con la battaglia in difesa di Tina e a sostegno del Rifugio Miletta».

L'associazione Meta Parma lancia l'allarme

«Neanche gli animali da compagnia sono più al sicuro! Gli animali dei rifugi e dei cittadini non dovrebbero essere toccati in nessun caso, nè se sani nè se malati, ma in questo caso addirittura parliamo di un cinghialina sana ed è davvero assurdo che vogliano ucciderla. Confidiamo in una giusta sentenza a favore di Tina, visto e considerato che il Tar Lazio a suo tempo in una situazione simile ha salvato gli animali della Sfattoria degli Ultimi. Perché mai il Tar Piemonte non dovrebbe fare altrettanto? La sentenza del Tar Lazio è comunque un precedente.

Il Rifugio Miletta e l'avvocato Angelita Caruocciolo stanno difendendo Tina e sostenendo Gabriele, il suo papà umano.

I santuari stanno portando avanti battaglie importantissime per i diritti umani e animali, battaglie davanti a cui non si può scappare ma si può soltanto lottare.

Ogni battaglia che i rifugi riescono a vincere contro il sistema di sfruttamento animale, è un passo in più verso il riconoscimento dei diritti animali e umani, una garanzia in più a difesa di tutti gli animali (compresi quelli delle nostre case).

Se l'industria della carne vuole toccare anche gli animali da compagnia, l'unica strada è lottare.

Altrimenti oggi a dover fuggire saranno i maiali e i cinghiali, domani le pecore e le mucche, e dopodomani i cani e i gatti, finchè non ci saranno più posti dove rifugiarsi...

Queste sono battaglie sacre, da sostenere e appoggiare per il bene di tutti e per l'amore universale che le muove. Lunga vita a Tina!».









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