venerdì 05 dicembre 2025


18/09/2025 08:15:29 - Provincia di Taranto - Attualità

Vela e disabilità: l’associazione tarantina “Salpiamo” è partner di “Velando”, la ricerca promossa dal Ministro per le disabilità per monitorare gli effetti della vela terapia. Otto giornate di uscite in mare su imbarcazioni a vela con a bordo 14 persone con autismo

 

L’associazione tarantina “Salpiamo”, socia dell’Unione Italiana Vela Solidale, partecipa al progetto nazionale Velando, promosso dal Ministro per le disabilità per studiare gli effetti della navigazione a vela sulle persone con disabilità. È una ricerca che si propone di validare la pratica della vela tra le terapie complementari che possono migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità.

«Unione Italiana Vela Solidale partecipa a progetto Velando con dieci associazioni che complessivamente navigheranno per 70 giorni con 114 persone con disabilità cognitivo-relazionale» dice Marco Tibiletti, presidente dell’UVS, «Da oltre vent’anni le associazioni UVS navigano con equipaggi di persone con disabilità e riteniamo che il progetto Velando sia un passaggio molto importante: consentirà di dare un valore oggettivo a quello che, intuitivamente, sappiamo da sempre, la vela fa bene. Una terapia non nel senso di cura ma nel senso di prendersi cura, un aiuto per il benessere della personaIn questo progetto avremo al nostro fianco il Dipartimento di Scienze umane dell’Università Lumsa di Roma con l’equipe psicopedagogica coordinata dal professor Raniero Regni, ordinario di pedagogia sociale, e dalla professoressa Nicoletta Sensi, docente di psicologia sociale specializzata in pedagogia velica».

A Taranto è l’associazione “Salpiamo” che sarà impegnata, in collaborazione con l’Associazione “Butterfly – Posso sempre volare” e con il supporto dell’’ASL Taranto e dell’Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Taranto, nel progetto Velando: complessivamente saranno quattordici le persone con autismo coinvolte nel progetto per un totale di otto giornate.

Con il progetto Velando attraverso una serie di questionari verranno raccolti dati che riguardano sia gli effetti della vela sulle abilità psicosociali come, ad esempio, la capacità di stare in gruppo, di affrontare nuovi contesti, sia sull’autostima, sia sul benessere psicofisico e la riduzione di stress.

Al progetto nazionale, che è iniziato da fine agosto, partecipa un gruppo composito di soggetti: Lega Navale Italiana, Federazione Italiana Vela e Unione Italiana Vela Solidale che, insieme a centri di ricerca, Asl, altri enti del terzo settore, monitoreranno con la stessa metodologia, come e quanto la pratica della vela possa migliorare il benessere, l’autostima, le autonomie delle persone con disabilità motoria, sensoriale, intellettivo-relazionale.