domenica 05 maggio 2024

11/02/2009 20:10:39 - Sava - Politica

«Ci sentiamo parte integrante di questa maggioranza ma non siamo trattati come tali».

 
Il dott. Fabio Pennacchiotti, consigliere comunale che si definisce “capo gruppo non dipendente”, eletto nelle liste dell’Udeur-Popolari e da qualche mese (insieme a Fabio Pichierri e a Renè Bisci), indipendente, esprime la propria valutazione sulla situazione politica di Sava.
«Viviamo un’epoca difficile, in un paese strano, senza identità» è la premessa del dott. Pennacchiotti. «La vita amministrativa e politica è soggetta a giudici popolari alquanto strani: la positività pare espressa e misurata a quante parole sono spese in Consiglio Comunale (magari valenti men del nulla), a quanti passaggi televisivi o giornalistici si ottengono. E le concretezze?».
Poi il dott. Pennacchiotti si sofferma sulla posizione del proprio gruppo.
«Abbiamo espresso non pochi dissensi e malumori, concretizzatisi, mesi or sono, con la formazione di un gruppo indipendente e con la richiesta esplicita di trasparenza e di coinvolgimento negli atti politico-amministrativi di buon governo. Ma non abbiamo ricevuto nessuna apertura. Abbiamo assistito a tentativi di svolta, con un attribuzione di incarico assessorile a personalità di prestigio partitico. E, ad onor del vero, un po' di nuova “aria fresca” è arrivata. E' altrettanto vero che si stanno concretizzando alcuni progetti importanti: siamo senza dubbio felici perché compartecipi delle necessità del paese. Ma esistono conduzioni aride che desertificano ancor di più le già minime possibilità di sviluppo sociale. I rapporti politici preelettorali, poi, sono stati completamente stravolti. Si è costituito un gruppo unico del Pd (sei consiglieri), che detiene tre incarichi assessorili e la rappresentanza del presidente del Consiglio. Poi un gruppo “riferito” dell'Udc e un gruppo Udeur ridotto al minimo: entrambi questi gruppi hanno un proprio rappresentante in giunta. Alcuni mesi fa, noi indipendenti speravamo, con la nostra onestà politica, di dare una svolta, pur senza richiedere incarichi amministrativi all'attività della maggioranza. Ma ciò non si è verificato. Ci sentiamo parte integrante di questa maggioranza, e, per il bene del paese, è importante condurre in porto ciò che di positivo finora si è programmato. La continuità amministrativa è necessaria. Ma non sentendoci più tutelati nelle scelte, siamo stati indotti (essendo la seconda forza politica della maggioranza: tre consiglieri) a richiedere di essere rappresentati in giunta). Vogliamo, in definitiva, essere compartecipi, concretamente, alla svolta politica e all'eventuale ricambio generazionale politico, necessario e fondamentale».








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