Secondo i Verdi di Manduria «è l’ennesima conseguenza di una errata gestione delle risorse, i cui costi ricadono sulla comunità intera»
Coro di condanna dai partiti di Manduria sulla decisione
della Regione Puglia di chiudere il reparto di Pediatria del “Giannuzzi”
della Regione Puglia di chiudere il reparto di Pediatria del “Giannuzzi”Secondo i Verdi di Manduria «è l’ennesima conseguenza di una errata gestione delle risorse, i cui costi ricadono sulla comunità intera. Corre l’obbligo tuttavia di rimarcare che nessuna iniziativa intrapresa da parte di partiti, associazioni o comitati potrà mai avere pieno successo senza il concorso di una massiccia mobilitazione della cittadinanza, che deve innanzi tutto continuare ad informarsi per poter valutare fatti e persone, ma anche essere disponibile a scendere in piazza a sostegno delle battaglie intraprese».
Sul tema interviene anche Graziano Dalemmo, coordinatore cittadino di “Grande Sud”.
«Il nostro è un movimento territoriale e come tale fuori da schemi di partito, che ha come unico obbiettivo il territorio» è la premessa di Dalemmo. «Del resto le nostre battaglie a difesa del “Giannuzzi” sono note a tutti (il nostro è stato l’unico partito ad organizzare un sit-in di protesta vicino l’ospedale), senza dimenticare infine le lotte a difesa del territorio e delle zone costiere».
Dopo aver condannato gli ultimi atti che depotenziano ulteriormente il “Giannuzzi”, Dalemmo esprime una valutazione politica.
«Mancano poco più di 2 mesi alla nuova tornata elettorale che vedrà coinvolta la nostra città per il rinnovo del Consiglio Comunale e già molti volti nuovi e meno nuovi si propongono come candidati sindaci di altrettante coalizioni senza che, come succedeva in passato, fossero le coalizioni a decidere la figura del candidato sindaco» fa notare Dalemmo. «Questa atmosfera da talk-show non porta nessun beneficio per la nostra città, che da troppo tempo è priva di un organo di governo cittadino che la porti ad avere una sana e corretta amministrazione. Noi di Grande Sud, stanchi di assistere a questa continua danza da prima donna di vari esponenti politici, abbiamo deciso di correre da soli in questa sfida elettorale».

Condividi