Ancora una volta, insomma, sono i cittadini, in questo caso giovani studenti, a dare l’esempio, in attesa dei provvedimenti del Comune
Non provvede l’ente pubblico, ancora alla ricerca di
un’azienda disponibile a sfalciare le erbacce del parco archeologico a proprie spese in cambio della visibilità del proprio logo aziendale, e, allora, alle pulizie della necropoli ci pensano gli studenti del liceo classico “De Sanctis” di Manduria.
un’azienda disponibile a sfalciare le erbacce del parco archeologico a proprie spese in cambio della visibilità del proprio logo aziendale, e, allora, alle pulizie della necropoli ci pensano gli studenti del liceo classico “De Sanctis” di Manduria.I ragazzi hanno offerto un saggio del loro grado di maturità e di attaccamento alle proprie radici storiche e culturali, che stride aspramente con lo stereotipo, tanto diffuso quanto a volte non calzante con la realtà, dei giovani attratti solo da i phone o iPad e poco interessati alla realtà che li circonda.
«La proposta è stata lanciata qualche mese fa dallo studente Antonio Petranca. Armati di buona volontà, guanti e ramazza, 20 ragazzi della classe V A hanno seguito il loro compagno in una mattinata di pulizie nel Parco Archeologico delle Mura Messapiche, accompagnati dalle docenti Rosanna Moscogiuri e Maria Carmela Candida, che con la dirigente scolastica Addolorata Micelli hanno fortemente sostenuto l’iniziativa» fanno sapere, in una nota, le associazioni Vento Refolo, Archeoclub, Ascrima e Pro Loco. «Coadiuvati dalle associazioni incaricate di occuparsi dei servizi di guida turistica e apertura quotidiana dell’area archeologica, i giovani si sono improvvisati operatori ecologici a salvaguardia del decoro delle zone attigue al Fonte Pliniano e alla chiesetta di San Pietro Mandurino. Sono stati così rimossi dai camminamenti le cartacce, i contenitori di plastica e le sterpaglie che invadevano i percorsi d’ingresso».
Ancora una volta, insomma, sono i cittadini, in questo caso giovani studenti, a dare l’esempio. Non è possibile che il punto d’attrazione storico più importante della città sia ancora infestato dalle erbacce nel mese di giugno, quando, ovvero, i primi turisti iniziano ad arrivare nel Salento. Né può essere un alibi la situazione di precarietà gestionale del parco, essendo l’Amministrazione ancora alla ricerca di partner, pubblici e privati, disposti a costituire una fondazione cui affidare la valorizzazione della struttura.
«Con il medesimo atteggiamento propositivo, altresì, nei giorni scorsi le associazioni che consentono con la loro presenza l’apertura e quindi la fruizione del parco hanno provveduto a tagliare parzialmente l’erba alta e a imbiancare l’ufficio accoglienza, così come provvedono alla regolare pulizia dei servizi igienici» si legge ancora nella nota. «Si tratta di incombenze non contemplate nella convenzione firmata tra il Comune e le associazioni, ma a cui quest’ultime ottemperano ugualmente, previa autorizzazione comunale. Ciò in attesa di vedere il Parco pulito nella sua interezza.

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