venerdì 26 aprile 2024

13/01/2019 10:18:22 - Manduria - Attualità

I quattro Comuni del consorzio hanno inviato una lettera al Ministero per scongiurarne la chiusura

 

«Non si chiuda l’Ufficio del Giudice di Pace di Manduria».

La commissione straordinaria di Manduria e i sindaci di Sava, Avetrana e Maruggio invieranno una lettera al Ministero degli Interni per tentare di scongiurare la chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Manduria. E’ quanto stabilito al termine del tavolo di confronto fra i rappresentanti dei quattro Comuni che costituiscono il consorzio fondato, alcuni anni fa, per farsi carico degli oneri del presidio giudiziario.

Le speranze di tenere ancora in attività la sede di Manduria dell’Ufficio del Giudice di Pace sono, però, flebili. Già a dicembre, il presidente del Tribunale di Taranto aveva chiesto al Ministero la chiusura della sede di Manduria e il suo accorpamento al presidio centrale del capoluogo.

I problemi sono sostanzialmente due: il personale (ogni Comune è impegnato a mettere a disposizione una unità del proprio organico) e l’assenza di spazi per l’archivio. Proprio in riferimento alla lettera del presidente del Tribunale, i quattro Comuni, scrivendo al Ministero competente, hanno fatto notare una inesattezza: l’unità del Comune di Maruggio è tuttora in servizio, non essendo ancora stata posta in quiescenza.

Il problema, però, si porrà fra qualche mese. Questo dipendente andrà in pensione ad agosto, ma prima di allora dovrà usufruire di un consistente numero di giorni di ferie non ancora godute. In questo lasso di tempo, pertanto, l’unità in carico al Comune di Maruggio non sarà disponibile per l’Ufficio del Giudice di Pace.

Sempre per l’organico, vi è un secondo problema. L’unità in carico al Comune di Avetrana da diversi mesi è a disposizione solo part time. Non solo. Il dipendente in questione ha richiesto all’Amministrazione di Avetrana di ritornare nell’organico comunale. Il sindaco avetranese Minò, però, ha garantito che il dipendente, seppure a part time, sarà ancora a disposizione dell’Ufficio del Giudice di Pace.

Per quanto riguarda il secondo problema, ovvero quello della carenza di spazi da destinare ad archivi, la commissione straordinaria di Manduria si è impegnata a ricavare degli ambienti non appena gli uffici municipali si trasferiranno nella nuova sede (i cui lavori sono in via di ultimazione), del quartiere Santa Gemma Galgani.

Ora la palla passa al Ministero. Crediamo che, in questa situazione per alcuni versi precaria, la soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace diventa sempre più probabile, benché le associazioni forensi da anni siano in lotta per difenderlo.

 









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