venerdì 29 marzo 2024

30/04/2019 18:14:19 - Manduria - Attualità

Ecco le riflessioni

« “...Se invece che con questo pover’uomo se la fossero presa con un cane, ci sarebbe stata la rivolta popolare”.

Questa un’affermazione attribuita al dott. Vittorio Saladino da alcune testate giornalistice.

Ebbene, carissimo dottore i manduriani amano i loro concittadini e rispettano, anche gli animali.

Quello che lei ha dichiarato è la dimostrazione che lei non conosce Manduria: la sua storia, la sua civiltà, la suo operosità la sua bellezza. Le faccio una breve sintesi della storia di Manduria dagli anni ’80 ai nostri giorni.

Manduria fino agli anni ‘80 è stata una città ridente ed un punto di riferimento per i paesi vicini. Negli anni ‘80 è iniziato “l’assalto alla diligenza” da parte di Stato, Regione, privati: la minaccia di una centrale nucleare (l’unica battaglia vinta); le discariche; il declassamento dell’ospedale; la totale mancanza di opere pubbliche; strade fatiscenti; proprietà comunali abbandonate al degrado; e, ultima ciliegina sulla torta, la costruzione di un depuratore con lo scarico nella meravigliosa nostra marina.

Manduria è stata abbandonata da tutti, è stata trattata come un corpo cancerogeno da espellere. No, carissimo, Manduria non é come l’ha descritta lei. Nel medesimo articolo fa l’elogio dei “servizi sociali”. Forse non lo sa che i servizi sociali non funzionano e molte volte i preti, che lei attacca, e le associazioni di volontariato suppliscono in toto alle carenze di quell’ufficio. Se i servizi sociali funzionassero, non ci sarebbe bisogno di segnalare i problemi, perché ci sarebbe un adeguato controllo del territorio.

La macchina burocratica del Comune che non viene incontro, minimamente, alle esigenze dei cittadini.

Del fatto accaduto siamo tutti colpevoli e nessuno può e deve nascondersi dietro un dito e men che meno giocare a scarica barile. Assumiamoci tutti le nostre responsabilità.

La invito a guardarsi allo specchio e porsi la domanda se ha adempiuto e stia adempiendo al dovere che le é stato dato e, mi creda, glielo dice uno che per quasi 40 anni ha servito fedelmente e con onore lo Stato, anteponendo a tutto l’istituzione e l’uomo-cittadino. Noi come Manduriani continueremo a lottare per far risorgere questa città e da oggi in poi non faremo sconti a  nessuno. La saluto e le auguro buon giornata».

 

Antonio Dimitri









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