mercoledì 24 aprile 2024

04/09/2019 08:27:52 - Manduria - Attualità

A vigilare nel tratto di spiaggia non molto distante dal lido Momà sono gli esperti dell’Oasi del WWF Policoro e, a loro supporto, anche gli operatori della sezione di Torre Colimena della Lega Navale

Conto alla rovescia per la schiusa delle uova del nido della tartaruga “Caretta Caretta”.

A vigilare nel tratto di spiaggia non molto distante dal lido Momà sono gli esperti dell’Oasi del WWF Policoro e, a loro supporto, anche gli operatori della sezione di Torre Colimena della Lega Navale.

«Un paio di giorni fa, abbiamo notato dei movimenti nel cono di schiusa del nido» racconta Massimiliano Nigro, vice presidente della sezione di Torre Colimena della Lega Navale. «Ci siamo preparati, pertanto, ad assistere al meraviglioso spettacolo offerto dalla nascita delle piccole tartarughine, che spuntano dalla sabbia per poi raggiungere, seguendo il loro istinto, il mare. Al momento, però, la schiusa non c’è ancora stata. La deposizione è avvenuta nella prima metà di luglio, per cui la schiusa, che normalmente avviene dopo circa 60 giorni, dovrebbe aver luogo entro il 12 settembre. Il caldo di agosto, però, potrebbe contribuire ad anticipare il lieto evento».

Le uova sono ben 100. Come si ricorderà, poiché il nido scavato dalla tartaruga era in una zona non molto lontana dal mare e pertanto non ritenuta idonea dagli esperti dell’Oasi del WWF Policoro (la sabbia era particolarmente umida e avrebbe potuto compromettere la fase di incubazione), fu deciso, a scopo precauzionale, di realizzarne uno artificiale in un’area più lontana dal mare. In quella fase i biologi del WWF di Policoro censirono ben 100 uova.

«Terminato quel delicato intervento, si passò alla fase della messa in sicurezza di nido e uova. A protezione del nido, fu montata una rete d’acciaio» ricorda Massimiliano Nigro. «Abbiamo recintato un’area più ampia e solo pochi addetti ai lavori conoscono esattamente il luogo in cui sono state sotterrate le uova. Misure precauzionali, insomma, per evitare che i vandali possano compromettere la schiusa delle uova».

Da quel giorno, il posto è controllato sia dalla Guardia Costiera, che dalla Lega Navale: a turni, di concerto con i biologi dell’Oasi WWF di Policoro, hanno presidiato l’area del nido.

«La settimana scorsa abbiamo preparato il corridoio di schiusa, che le tartarughine percorreranno in sicurezza per raggiungere il mare» conclude Massimiliano Nigro. «Tutto è pronto, insomma, per vivere una nuova entusiasmante ed emozionante esperienza».

Nei prossimi giorni, invece, seguiranno le schiuse degli altri due nidi di tartaruga, che hanno scelto l’arenile di Torre Ovo per deporre le proprie uova.









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