venerdì 29 marzo 2024

03/02/2020 15:53:36 - Manduria - Attualità

«Non accusiamo alcun sintomo, ma ci sottoporremo ugualmente a tutti i controlli del caso»

Sono rientrati nella tarda serata di ieri a Manduria, da Pechino, Gianluigi Perrone, la sua compagna e la piccola Isabella Luna.

Dopo non poche traversie, a causa della cancellazione di tutti i voli diretti, i tre, grazie anche all’aiuto della Farnesina, sono riusciti a partire con un volo della compagnia aerea Etihad Airways, che ha prima fatto scalo ad Abu Dhabi. Dagli Emirati Arabi il nuovo volo per Roma.

Gianluigi Perrone vive a Pechino dal 2012. Ha una figlia appena tre mesi. Lavora nel mondo del cinema e, da qualche anno, anche nella realtà virtuale. A Pechino ha fondato la sua compagnia (la “Polyhedron VR Studio), ma lavora in tutta l’Asia, incluse India e Nord Corea.

«Pechino si trova al Nord, quindi è molto distante da Wuhan» racconta Gianluigi raggiunto attraverso i social. «Ma la distanza è ininfluente ai fini della sicurezza poiché é il crocevia di molta gente».

Quando e come hai appreso della diffusione del virus?

«A lavoro: di punto in bianco mi hanno portato una mascherina, poco prima del Capodanno cinese. Qui non se ne parlava e comunque il fatto che ci siano infezioni non é poi una cosa così straordinaria nelle news cinesi. Ho capito che era un po' più seria quando una compagnia per cui lavoro ha comunicato che le vacanze si espandevano fino a metà febbraio. Bisogna cercare di evitare di essere etnocentrici e ragionare con la mentalità cinese, che dà priorità all’apparenza del proprio operato. Ecco perché costruiscono un ospedale inutile in tempo record quando é troppo tardi. Ecco perché blindano la città coi militari. Non sanno che fare, ma fanno che vedere che si impegnano».

Nella tua città sono stati registrati molti contagi?

«No. Ufficialmente si registrano 132 contagi e un morto. Però conto di capire la vera entità dopo il rientro dalle vacanze del Capodanno cinese, poiché ci sarà un elevato travaso di persone che tornano dall’esodo festivo».

Dopo quanto tempo le autorità cinesi hanno fornito indicazioni alla popolazione sul contagio?

«Potrei rispondere tempestivamente, visto che presto le mascherine e i dispenser per disinfettarsi le mani sono comparsi subito in giro. Tuttavia ci sono degli indizi sospetti sul fatto che l’informazione girasse già da molto prima. Per prima cosa io avevo un lavoro durante il Capodanno Cinese che é stato cancellato improvvisamente. Inoltre c’é un altro aspetto che mi fa riflettere. La Russia, che ha rapporti stretti con la Cina e moltissimi expat che vivono qui, stranamente non ha avuto casi di Coronavirus. Mi dicono che per motivi misteriosi le comunicazioni via terra tra Cina e Russia erano già state bloccate a dicembre. Questa é una notizia inedita e abbastanza eclatante».

Rientrato ieri sera in Italia, benché non accusino alcun sintomo del Coronavirus, i tre si sottoporranno ugualmente, nella giornata di oggi, a tutti i controlli sanitari indicati.









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