venerdì 19 aprile 2024

15/02/2020 10:53:09 - Manduria - Attualità

«I depuratori sono amici dell’ambiente». Però non si fa alcun riferimento all’assenza del progetto del depuratore consortile di Manduria e Sava della parte relativa al recapito finale dei reflui…

 

Nel dibattito a distanza sul depuratore consortile e più in generale sull’inquinamento del mare, innescato dalla giovane studentessa manduriana Giulia Tarentini e proseguito con la risposta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, interviene anche Simeone di Cagno Abbrescia, presidente di Acquedotto Pugliese.

«Mi fa molto piacere leggere la tua sensibilità verso l’ambiente. La terra, infatti, è la casa di tutti e il suo futuro dipende da ciascuno di noi e dai nostri piccoli, grandi impegni quotidiani» scrive di Cagno Abbrescia. «Le tue parole rappresentano un’opportunità per spiegare cos’è un depuratore e qual è la sua funzione. Un concetto ci preme sottolineare con fermezza: i depuratori sono la soluzione per contrastare l’inquinamento del mare e contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente.

Il depuratore è, infatti, un impianto tecnologico che ripulisce con metodi naturali le acque che vengono utilizzate nelle abitazioni, rendendole riutilizzabili per i più svariati usi, a completamento dell’intero ciclo dell’acqua. Le sue acque possono essere, altresì, impiegate per usi civili e soprattutto in agricoltura.

La depurazione è un processo del tutto naturale. Per il suo funzionamento è, infatti, indispensabile l’attività di microrganismi unicellulari, definiti anche batteri “buoni” che hanno il compito di pulire le acque. Nel depuratore semplicemente si favorisce, riducendolo nei tempi, un processo naturale che nell’ambiente richiede anche anni».

Sin qui la lettera del presidente di Cagno Abbrescia, che si conclude con l’invito a Giulia e ai suoi compagni di scuola a visitare gli impianti di depurazione di Aqp. La preoccupazione di Giulia e di tantissimi ambientalisti della zona è però un’altra. Innanzitutto nessuno è contrario al depuratore: ciò che ha scritto il presidente AQP sui vantaggi di un impianto di depurazione per il territorio è chiaro a tutti. Sempre che il depuratore funzioni sempre bene.

Il progetto dell’impianto consortile di Manduria e Sava è stato cantierizzato, però, pur essendo monco: al momento non esiste la parte relativa al recapito finale dei reflui. La legge prevede che, in mancanza di alternative (è questo il caso) i reflui devono essere conferiti nel corpo idrico più vicino, ovvero il mare. Purtroppo, in non pochi casi, a mare, sovente, arrivano reflui tutt’altro che sanificati… Benchè l’impianto si potesse realizzare lontano dalla costa, per preservare il mare, si è deciso di costruirlo a poche centinaia di metri dalle Riserve Naturali e dallo stesso mare.

 









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