giovedì 25 aprile 2024

06/06/2020 10:28:36 - Manduria - Attualità

«È mai possibile che, in un momento particolare come questo in cui la salvaguardia della salute pubblica, ora più che mai, è la priorità di ogni Amministrazione comunale, si possa gestire in questa maniera la raccolta dei rifiuti, autorizzando vere e proprie discariche a cielo aperto?»

«Può mai essere vero che i vigili urbani, alle diverse richieste di chiarimenti riguardanti il conferimento dei rifiuti nelle marine di Manduria, in assenza degli appositi cassonetti (senza che sia ancora attivo il ritiro porta a porta), abbiano risposto di lasciare i sacchetti della spazzatura per strada, dove erano posizionati prima i cassonetti, in buste ben chiuse?».

E’ la domanda che pone ai Commissaria straordinari e al Comandante della Polizia locale del Comune di Manduria il portavoce del movimento “Manduria Noscia”. Il dubbio nasce dalla decisione del Comune di Manduria di rimuovere tutti i cassonetti per il conferimento dell’indifferenziato presenti lungo la litoranea (da Torre Borraco a Torre Colimena), benché la raccolta differenziata porta a porta inizi solo il 15 giugno.

«In questi giorni ho ricevuto numerose domande e segnalazioni riguardo l’attuale gestione dello smaltimento dei rifiuti nelle marine e in tutte le aree in cui sono stati ritirati i cassonetti pubblici per il conferimento dei rifiuti solidi urbani» è la premessa, nella lettera, di Mimmo Breccia, che poi chiede se i consigli che i vigili urbani avrebbero rivolto all’utenza siano stati corretti.

«Alla domanda se differenziare i rifiuti e in che modo, i vigili avrebbero risposto che non è necessario scrivere su ogni sacchetto il contenuto, in quanto gli operatori di Igeco, sollevando il sacchetto, riescono a capire la tipologia del rifiuto» prosegue Breccia, riferendo ciò che i residenti nella marine gli hanno raccontato. «Alla legittima domanda se, con tale comportamento, si potesse essere passibili di sanzioni per abbandono di rifiuti, pare sia stato risposto testualmente di non preoccuparsi in quanto fino al 15 giugno, giorno in cui dovrebbe essere attivato il ritiro porta a porta, il Comune si è organizzato in questo modo ed autorizza questo tipo di smaltimento.

È mai possibile che, in un momento particolare come questo in cui la salvaguardia della salute pubblica, ora più che mai, è la priorità di ogni Amministrazione comunale, si possa gestire in questa maniera la raccolta dei rifiuti, autorizzando vere e proprie discariche a cielo aperto?

Non sarebbe stato invece più sensato ed opportuno organizzare in anticipo il ritiro porta a porta prima di effettuare il ritiro dei cassonetti delle pseudo isole ecologiche?

Con quale criterio si può mai autorizzare ad inquinare l’ambiente con rifiuti di ogni genere abbandonati sui bordi delle strade?

Chiediamo un immediato cambio di rotta su questa discutibilissima gestione della raccolta dei rifiuti al fine di tutelare il sacrosanto diritto alla salute pubblica e la tutela dell’ambiente».









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