mercoledì 24 aprile 2024

06/03/2022 10:56:42 - Manduria - Attualità

«Consigliere Amati, ha ben poco da cantare vittoria…  Meglio se canta il “ballo del qua qua”, ne guadagneremmo tutti»

«“Gentile” dott. Amati,

mi auguro che la signor Power, che legge per conoscenza, continui ad ignorare, come ha intelligentemente fatto finora, le sue provocazioni, a far data dalla infelice, del resto non sorprendente ‘boutade’ sul ballo del qua qua: sappiamo come è andata, si prese del ‘qua-qua’ non solo da Albano Carrisi, già consorte della signora Power, ma da migliaia di persone che, mano nella mano, fecero una catena sul bagnasciuga del previsto scarico a mare del depuratore di Urmu, evidentemente non condividendo non tanto il suo concetto di protezione dell’ambiente, ma quello preliminare di buona educazione.

Dichiarando di “avere vinto” “contro” (!) “pochi militanti” non solo continua a provocare oltre trentamila persone e varie   Amministrazioni che da anni scendono in piazza contro una vera e propria porcata ambientale, ma le sue inopinate dichiarazioni, congiunte alle sue apparizioni sui media, non fanno che rendere sempre più arduo il comprendere quale sia, se esiste, il suo concetto di “rappresentanza”. Senza entrare nel merito di un ricorso deciso ad Avetrana da alcuni cittadini, mentre la sua squisita compagine politico-amministrativa imponeva il cantiere con l’impiego degli agenti antisommossa (democrazia oblige, compagno Amati), lei canta infatti vittoria per una sentenza del TAR proposta anni ed anni fa e che riguarda un progetto che nel tempo il suo referente e mentore persino editoriale, Acquedotto Pugliese, ha cambiato e stravolto più e più volte, e più volte, se lo è visto bocciare proprio da quegli uffici regionali che dovrebbero rispondere alla Amministrazione di cui lei è, su questo non si possono avere dubbi, degno e pregnante esponente: il progetto che vi apprestare a realizzare ancora una volta, un quinto di quello che volevate imporre, poiché, essendo stato bocciato dai competenti uffici regionali ancora ed appena pochi mesi fa, avete ripiegato su una portata ridicola di reflui da trattare, a fronte di un mega impianto sovradimensionato per logiche che lei, addentro a queste cose e soprattutto alle cose di AQP, saprà chiarirci molto meglio. Non è più la porcheria  di 10.000 mc di cacca tal quale buttati in battigia, non è nemmeno la condotta sottomarina di 500 metri in uno dei mari più puliti d’Europa, non è neanche più lo scarico emergenziale, pardon “complementare” nel mare di Torre Colimena, tutti risultati, “vittorie” per usare il suo gergo da calcetto dell’oratorio, incontrovertibili che certo non dobbiamo alla squisita levatura politico-sociale ed alla altrettanto indiscussa sensibilità ambientale sua e di AQP.

Ora  è diventata una “porcheriaminus”, con enorme spreco di denaro pubblico per un utilizzo minimo dell’impianto ed  il pieno funzionamento rinviato nei decenni a venire, con trincee drenanti, buffers e vasche di raccolta reflui… in una Riserva Naturale (le spiego: è quella cosa dove si dovrebbe ‘riservare’, appunto, l’ambiente). Tutte cose sulle quali è presto cantare vittoria al bar della politichicchia, dovendosene interessare, non dubiti, non solo i cittadini, ma ancora TAR, Procure e Corte dei Conti,  un po’ come è accaduto ai dirigenti della sua ‘casetta in Canada’, AqP,  quasi tutti pochi mesi fa rinviati a giudizio innanzi al Tribunale Penale di Brindisi per i danni  arrecati all’Area Marina Protetta di Torre Guaceto. E ciò non per un “etereo” reato di abuso d’ufficio per cui sono stati condannati fior di amministratori pubblici (come del resto lei stesso e l’ex  sindaco di Fasano avete potuto immagino dolorosamente sperimentare di persona), ma per gravi reati ambientali, oltre che contro la pubblica amministrazione, tutti – pare - commessi dai suoi compagni di depurazione durante la ‘gestione’ di quella cosa “intrinsecamente a tutela dell’ambiente” che è il depuratore di Francavilla Fontana. Ha ben poco da cantare vittoria…  Meglio se canta  il ‘ballo del qua qua’, ne guadagneremmo tutti».

 

Per Azzurro Ionio

Avv. Francesco DI LAURO









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