giovedì 25 aprile 2024

04/04/2022 08:13:57 - Manduria - Attualità

«Restiamo anche molto stupiti del silenzio di alcuni consiglieri di maggioranza, che da sempre hanno fatto dell’ecologia il loro cavallo di battaglia e che invece nemmeno una parola hanno speso sulla questione!»

Pasquale Pesare, consigliere comunale gruppo Gea, commenta, in una nota, la risposta del sindaco alla sua interpellanza sulla realizzazione di una torre di avvistamento degli incendi nell’area delle Riserve Naturali, per la quale è stata ritenuta necessaria, alla base, una colata di cemento.

«Credo sia doveroso fare alcune considerazioni relative all’interpellanza presentata dal gruppo Gea nell’ultimo Consiglio comunale circa la realizzazione sull’area protetta della Salina dei Monaci di alcuni interventi fatti in attuazione di un progetto finanziato dalla Regione.

Con l’interpellanza si chiedeva se relativamente agli interventi previsti, e in particolare quello relativo alla costruzione di una torre di avvistamento incendi, alta circa 10 metri, l’Amministrazione sia stata coinvolta e se ha potuto valutare la validità progettuale e l’impatto che la stessa ha sul sito aree protette della Salina dei Monaci, oasi di diverse specie di uccelli e tra questi i rari fenicotteri rosa.

La risposta, per niente esaustiva del sindaco, asseriva che nulla poteva questa Amministrazione per migliorare o modificare il progetto originario per la costruzione di una torretta per l’avvistamento incendi all’interno dell’area protetta Salina Monaci.

Il sindaco ha affermato che l’autorità delle Riserve Naturali è un ente autonomo che risponde alla Regione e al Dipartimento Riserve Naturali, che segue l’iter procedurale delle osservazioni attraverso il presidente, ovvero il sindaco stesso, e al direttore. E’ evidente, allora, che eventuali responsabilità o negligenze sono riconducibili alla

Regione, al sindaco del Comune di Manduria in qualità di presidente e al direttore delle Riserve Naturali.

Sarebbe opportuno che dopo circa vent’anni di gestione provvisoria dell’area protetta il Comune si decidesse ad attivare le procedure per dotare l’area protetta dei propri organismi normativi, con un’assemblea, un comitato tecnico scientifico e un direttore del parco, come prevede la legge quadro sui parchi (l.394/91) e la legge regionale sulle aree

protette (l.r.19/97) e quindi con una struttura partecipata e competente in grado di assumere decisioni importanti come quella relativa al motivo dell’interpellanza consiliare.

Il rispetto e la salvaguardia del territorio è tema imprescindibile del percorso politico/amministrativo del gruppo Gea e pertanto, ogni qualvolta ci sarà da difendere il territorio da scarsa attenzione o pressappochismo soprattutto sulle tematiche ambientali, troverà sempre da parte del gruppo una opposizione dura e costruttiva.

Restiamo anche molto stupiti del silenzio di alcuni consiglieri di maggioranza, che da sempre hanno fatto dell’ecologia il loro cavallo di battaglia e che invece nemmeno una parola hanno speso sulla questione!

Abbiamo sempre creduto nella coerenza, e ciò ha portato il gruppo a scelte necessarie, chiamandoci fuori dall’attuale maggioranza e smentendo, di fatto, chi accusava il gruppo consiliare Gea di un attaccamento alle poltrone.

Tutte le nostre azioni e iniziative hanno avuto e continueranno ad avere come unico obiettivo il bene di questa città».









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