giovedì 18 aprile 2024

10/04/2022 09:21:42 - Manduria - Attualità

«Il 22 aprile, il giorno del Consiglio comunale, è la giornata mondiale della Terra: ho paura, purtroppo, che un’altra pagina di storia infelice stia per essere scritta per la nostra città»

Nei giorni scorsi l’ex sindaco Antonio Curri ha pubblicato, sui social, un video in cui si vedono, dall’alto, le vasche di Bagnolo della condotta Chidro-Sinni. A pochi giorni dal Consiglio comunale in cui si scriverà probabilmente l’ultimo atto burocratico dell’iter del depuratore, Antonio Curri ha lanciato un quesito-provocazione: quanti conoscono queste vasche?

Nel dibattito a distanza che si è sviluppato interviene, con un altro post, Agostino Capogrosso, consigliere comunale di GEA. Ecco il suo intervento.

«Caro ing., credo che pochissimi conoscano queste vasche.

E soprattutto: “chi” è chiamato a valutare e decidere, è sicuro di conoscere di cosa si sta parlando e se il proprio voto potrà essere basato o meno su “pareri” del tutto “imparziali”?

Eviterò di dilungarmi, ma una cosa è certa, hai fatto benissimo a condividere il video, affinché la cittadinanza possa rendersi conto dell’opera e delle sue potenzialità, al fine di scongiurare le trincee drenanti alla “Marina”.

Ma ho paura, purtroppo, che un’altra pagina di storia infelice stia per essere scritta per la nostra città!

Spero, quindi, che il prossimo 22 aprile in Consiglio comunale tutti i consiglieri di qualunque formazione o schieramento votino davvero secondo coscienza, perché in ballo non c’è la sorte dell’Amministrazione o la poltrona di qualche assessore o consigliere, ma molto di più! Ad essere in gioco, ancora una volta, c’è il futuro del territorio!

Per inciso, il 22 aprile è la giornata mondiale della Terra (Earth day), il giorno in cui tutti i cittadini del mondo sono chiamati a celebrare la Terra e a promuoverne la salvaguardia!

Beffarda coincidenza…

Quando si trattò di decidere le sorti dell’isola ecologica alla Marina, “qualcuno” ci accusò di “non aver avuto il coraggio di prendere la giusta decisione”. Noi siamo invece convinti che fu proprio la nostra decisione quella giusta. E anche questa volta la nostra posizione sarà orientata a proteggere il territorio. Anche questa volta faremo una scelta coraggiosa, perché il coraggio viene fuori quando si riesce a dire NO, come quando si riesce a dire, “ho sbagliato”. E questo “qualcuno” dovrebbe imparare a farlo.

Si chiama onestà intellettuale».









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