giovedì 28 marzo 2024

29/06/2022 18:02:18 - Manduria - Attualità

Il capogruppo di GEA chiede di verificare «se i lavori di scavi della canalizzazione che unirà vecchio e nuovo depuratore abbiano tutte le autorizzazioni o se, in caso contrario, siano abusivi»

Il consigliere comunale Gregorio Perrucci, capogruppo di GEA, ha inviato stamani un esposto al Comandante dei Vigili Urbani Teodoro Nigro.

Ecco il testo.

«Il sottoscritto consigliere comunale Gregorio Perrucci, nella qualità di capogruppo del gruppo consiliare GEA, segnala la presunta violazione urbanistica:

premesso che Aqp ha in corso i lavori per la realizzazione del depuratore consortile Sava, Manduria e marine di Manduria;

che il progetto comporta anche l’alloggiamento della condotta che unisce il vecchio depuratore al nuovo;

che in data 19 luglio 2017, protocollo 28889, Aqp chiedeva e otteneva l’autorizzazione n° 36 dell’11 dicembre 2017 del Comune di Manduria per effettuare scavi su strade pubbliche comunali;

che da sopralluoghi effettuati è stato verificato l’interramento di detta canalizzazione anche su aree non pubbliche e più specificatamente foglio 114 particella 33 e particella 243;

che agli atti del Comune, così come riferito dal responsabile UTC ing. Pastore, “l’Ufficio scrivente, per quanto di sua competenza, non è a conoscenza se sulle particelle 33 e 243 del Figlio 114 di proprietà privata, Aqp ha eseguito interventi di posa in opera di condutture, né ha rilasciato alcun tipo di autorizzazione”;

che lo stesso ing. A. Pastore evidenziava l’esistenza di un Piano Particellare d’esproprio prodotto da Aqp e affisso all’albo pretorio dal 19 aprile al 4 maggio 2019 senza opposizioni;

che lo stesso ing. A. Pastore affermava in Consiglio comunale che l’approvazione del progetto con decreto del Commissario Delegato n° 203 del 2009 e numero 6 del 2015 ed i poteri dell’ordinanza emessa dal presidente del Consiglio dei Ministri in tema di ambiente diventava “assorbente” di tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione del depuratore consortile e quindi anche dell’autorizzazione allo scavo:

che ad oggi, in assenza di tale autorizzazione, l’intervento si ritiene non autorizzato e pertanto presumibilmente abusivo;

Tutto ciò premesso, si chiede di effettuare le verifiche necessarie e darne riscontro allo scrivente e nel contempo di adottare tutti i provvedimento che si rendono necessari».









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