In un comunicato Alfa, azienda seconda classificata, fa anche riferimento a “errori materiali e di valutazione da parte dei commissari nei punteggi assegnati”
Caos strisce blu a Maruggio e Campomarino. L’azienda Alfa srl, ex ausiliari protetti da clausola sociale e alcuni cittadini riferiscono, in un comunicato, di irregolarità e inadempienze che sarebbero state commesse nell’iter della concessione del servizio di sosta a pagamento.
«Questo appalto, sin dalla sua pubblicazione, ha sollevato dubbi, contestazioni e richieste di annullamento in autotutela, sfociando in un quadro definito come “anomalo e viziato”» si legge nel comunicato.
«Il bando ha incluso le migliorie proposte dai partecipanti, in fase di manifestazione d’interesse come elementi obbligatori, suscitando fin da subito perplessità sulla regolarità dell’intera procedura, soprattutto dal punto di vista economico, considerando anche gli errori di sommatorie numeriche riportate che falsavano i risultati».
L’azienda Alfa srl ha chiesto pertanto l’annullamento dell’intera procedura con una dettagliata istanza inviata il 25 maggio. Queste le principali criticità sollevate dall’azienda.
«La commissione giudicatrice è ritenuta non idonea, priva di specifiche competenze tecniche e i cui curricula, come previsto dall’art. 93 del D.Lgs. 36/2023, non sarebbero stati allegati» è riportato nel comunicato. «Vi è un conflitto di interessi del RUP, redattore del bando e contemporaneamente presidente della commissione giudicatrice. Sono stati commessi errori materiali nei punteggi attribuiti, anche di natura matematica, con griglie di valutazione giudicate inadeguate.
Vi è stata» si legge ancora nel comunicato, «una violazione della separazione tra offerta tecnica ed economica, che avrebbe compromesso la segretezza delle offerte. Abbiamo rilevato totale assenza di trasparenza, con verbali e documentazione non pubblicati sulla piattaforma Traspare».
In una nuova istanza, l’azienda Alfa ha denunciato il mancato avvio delle attività, violando le disposizioni contrattuali, così come previsto all’ art. 28 del capitolato, relativo alla risoluzione del contratto per inadempienza.
«Secondo quanto documentato, al 19 giugno 2025 erano presenti solo due ausiliari del traffico (presumibilmente ancora non muniti di decreto sindacale); i parcometri, la segnaletica e l’app di pagamento risultavano assenti o non operativi; i servizi navetta, sensori e pannelli informativi non installati; considerando le date, sarà interessante conoscere i termini del versamento iniziale richiesto dall’ente, previsto dal bando, di 10.000 euro».
Ex ausiliari protetti da clausola sociale denunciano, poi, proposte contrattuali da parte della nuova azienda ritenuti inaccettabili: «riduzione delle ore lavorative, obbligo di geolocalizzazione e richieste di operatività in più comuni, con stipendi giudicati sotto soglia contrattuale».
Anche l’opposizione consiliare ha formalizzato una propria richiesta di accesso agli atti e una richiesta di chiarimenti, attualmente rimasta senza risposta.