- venerdì 26 dicembre 2025
Mario Del Prete esprime una considerazione e un’osservazione sulle ultime news in materia di depuratore
«Sono assurde e impresentabili le soluzioni cervellotiche che circolano negli ultimi giorni finalizzate ad evitare lo scarico emergenziale nel bacino di Torre Colimena e che prevedono tutte recapiti a quote più alti, mediante pompaggi, rispetto al depuratore di contrada “Urmo”».
Mario Del Prete esprime una considerazione e un’osservazione sulle ultime news in materia di depuratore.
«Se un gruppo politico di Avetrana non avesse avuto l’idea di portare il sottoscritto alle riunioni in Regione a discutere con Aqp, sarebbe già operativo lo scarico in mare tramite inquinante condotta sottomarina già appaltata» è la considerazione del prof. Del Prete. «Si ricorda che la proposta alternativa di scarico finale al suolo e riutilizzo in agricoltura, dal sottoscritto presentata, fu accolta dal presidente Emiliano, dalla giunta e dal Consiglio regionale in quanto valida sul piano tecnico-scientifico.
Le proposte di scarico emergenziale oggi sembrano presentate da tecnici dei Comuni di Manduria ed Avetrana, che purtroppo, a quanto pare, non sanno che cos’è uno scarico emergenziale e come funziona in quanto i punti di scarico non solo devono essere corpi idrici superficiali, ma devono anche essere raggiungibili a gravità proprio in quanto in emergenza» l’osservazione del docente universitario. «Nella nostra area devono essere al di sotto di quota 19 metri sul mare e possono solo appartenere ai solchi torrentizi di Borraco, Chidro, Specchiarica, dal bacino di Torre Colimena e dal mare Ionio. Per legge si può scegliere tra queste soluzioni ed è vincolante la quota per lo smaltimento a gravità.
Preme far notare che se si continuano a dire certe stupidaggini non c’è modo peggiore di fare gli interessi di Manduria ed Avetrana, che cosi si autoescludono da ogni trattativa, rimettendo in gioco la condotta sottomarina tanto faticosamente scongiurata».
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